Impianto Eolico Badia del Vento, le associazione non ci stanno

La risposta alle dichiarazioni del Sindaco di Badia Tedalda Alberto Santucci che ha detto: "Tra pochi giorni proprio la Regione Toscana approverà il progetto”

Arezzo, 19 giugno 2024 – Le Associazioni Italia Nostra sezioni Arezzo, Firenze e Valmarecchia, WWF sezioni di Rimini e Forlì-Cesena,

Mountain Wilderness Italia, Club Alpino Regione Toscana, Associazione I Cammini di Francesco in Toscana, Associazione Culturale D’la dè Foss (Al di là del Fosso), Associazione Altura,  esprimono grande preoccupazione e sgomento per le dichiarazioni rilasciate in data 12 giugno 2024 dal Sindaco di Badia Tedalda Alberto Santucci al Corriere di

Arezzo dove asserisce con assoluta certezza che "Tra pochi giorni proprio la Regione Toscana

approverà il progetto” di Badia del Vento al confine con il Comune di Casteldelci (RN).

Al riguardo occorre evidenziare che in data 12 Aprile 2024 la Regione Toscana ha annullato

rinviando a data da destinarsi la conferenza dei servizi in cui si sarebbe dovuto decidere le sorti di

questo impianto per via della mancata formulazione della posizione unica regionale. Ad oggi non

risulta pubblicata nessuna nuova convocazione, né tantomeno alcun documento di

approvazione. Tutt’altro, sul sito della Regione Toscana, sono pubblicati gli innumerevoli pareri

rilasciati da Associazioni, Geologi, Istituzioni ed Enti pubblici per gli impatti non mitigabili sul

paesaggio, sulle aree naturali protette, sull’avifauna, sull’ambiente e sull’elevato rischio di dissesto

idrogeologico: pareri di incompatibilità sono stati più volte avanzati dalla Regione Emilia Romagna,

dalle provincie di Rimini e di Forlì Cesena, dal Comune di Casteldelci, dall’Unione Comuni della

Valmarecchia, dalle soprintendenze Romagnole e Toscane, dal Parco interregionale Sasso

Simone e Simoncello e da ultimo, dallo stesso settore della Tutela della Natura e del Mare della

Regione Toscana.

Nonostante tutto questo, apprendiamo con grande stupore e sgomento le dichiarazioni del Sindaco

di Badia Tedalda Albero Santucci che annuncia “un milione di euro che entrerà nelle casse

comunali”. Soldi che verranno usati per strade, scuole, acquisto di ruderi da rivendere “per pochi

euro” a chi volesse stabilirvisi, in contrasto con le specifiche norme che regolamentano i luoghi e le

modalità con cui possono essere definite le misure compensative. A fronte di queste dichiarazioni è necessario ricordare che le decisioni devono essere prese

esclusivamente nelle sedi previste dalla Legge, ovvero in seno alla conferenza dei servizi dove

sono coinvolti tutti gli enti chiamati ad esprimersi sul progetto. E proprio in seno alla conferenza dei

servizi la Regione Toscana dovrà considerare gli innumerevoli pareri negativi e le necessità di

salvaguardia della Valtiberina e dei vicini di casa della Valmarecchia senza adottare atteggiamenti

di prevaricazione nei confronti degli Enti e delle Amministrazioni della Regione Emilia Romagna

che hanno espresso in modo compatto e inequivocabile giudizi di incompatibilità ambientale e

paesaggistica.