LUCA FIORUCCI
Cronaca

Incendio alle porte di Perugia, distrutto locale Lgbt: due inneschi, l'ipotesi del dolo

Le fiamme scoppiate alle 6 del mattino. Le telecamere a circuito chiuso saranno decisive. Il Lido Village di Ponte San Giovanni punto di riferimento per la comunità gay, lesbo e trans

Vigili del fuoco fuori dalla discoteca distrutta dalle fiamme (Foto Crocchioni)

Perugia, 24 dicembre 2022 - Le fiamme si sono levate alte insieme a un fumo denso alle 6 del mattino. L’intervento dei vigili del fuoco è stato immediato non appena ricevuta la segnalazione, ma del "Lido Village", nota discoteca di Ponte San Giovanne alle porte del capoluogo umbro, purtroppo non è rimasto molto. L’incendio di vaste proporzioni e, a quanto pare, con diversi inneschi, ha distrutto ogni cosa. In cenere la copertura delle due sale, così come gli arredi. Gravemente danneggiata anche la struttura. Lo storico locale ponteggiano è una presenza pluridecennale sul territorio dove ha cambiato più volte target. Negli ultimi 15 anni ha ospitato con regolarità le serate della comunità gay, lesbo, transessuale di Perugia. BeQueer, questo il nome dell’appuntamento più gettonato che si svolge ogni 25 dicembre. E domani non avrebbe fatto eccezione. Quanto accaduto ovviamente ha portato a cancellare la serata. Come sono state cancellati dal fuoco travi e coperture, poltroncine, infissi e qualsiasi cosa potesse bruciare in un rogo sul quale il dolo è più che un sospetto.

Quando sono intervenuti, i vigili del fuoco si sono trovati a combattere le fiamme su due fronti, corrispondenti alle due sale, non attigue, della discoteca. Una volta spento l’incendio, è stata avviata l’attività di bonifica e, quindi, quella di rilevamento delle tracce, con gli uomini della Scientifica della questura e i vigili del fuoco del Nucleo investigativo antincendi al lavoro. Il locale è stato posto sotto sequestro. Chi e per quale ragione abbia appiccato il fuoco alla dfiscoteca è quanto cercheranno di chiarire gli investigatori. Il timore che alla base possa esserci una forma di discriminazione nei confronti delle associazioni che organizzavano la "BeQueer" c’è. Saranno le indagini a confermare o smentire questi sospetti sulla scorta degli elementi raccolti sul luogo e grazie alle testimonianze raccolte in queste ore.

Il locale si trova tra il Tevere e una delle direttrici principali che attraversano la frazione, in una posizione defilata, raggiungibile anche dal lato del fiume. Elementi utili potrebbero arrivare dalle telecamere della zona, se non altro per ricostruire presenze e movimenti nell’area intorno al locale. Nella discoteca giovedì sera si era svolta una festa di compleanno privata che si era protratta oltre la mezzanotte. Quando l’allarme incendio è scattato però, all’alba di venerdì, il locale era chiuso da parecchie ore. "Siamo molto preoccupati" dice Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos, l’associazione che si occupa dei diritti di lesbo, gay, bisessuali, trans e intersex. "Lido Village è un punto di riferimento per la comunità lgbtq+ dell’Umbria. Qui organizziamo le serate Be Queer di raccolta fondi, per un appuntamento di richiamo fuori dai confini regionali. Confidiamo che le autorità possano far luce nella speranza che venga escluso un atto violento indirizzato alla nostra comunità".