MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

5 ottobre 2022, l’incendio sull’Isola di Pasqua

Una spedizione scoprì causalmente che il terreno conteneva una molecola, la ‘rapamicina’, che viene utilizzata come farmaco anti rigetto e come antibiotico, e tra gli effetti benefici c’è anche un effetto sulla longevità

Isola di Pasqua (foto Ansa)

Isola di Pasqua (foto Ansa)

Firenze, 5 ottobre 2024 – Era il 5 ottobre del 2022 quando il mondo seppe dell’incendio che, alcune ore prima, aveva danneggiato le enigmatiche statue dell'Isola di Pasqua (Rapa Nui). Alcune statue scolpite nella pietra erano state avvolte dalle fiamme, riportando gravi danni. L'Isola di Pasqua conta quasi 1.000 megaliti, i cosiddetti moai, che hanno teste gigantesche e in genere sono alti circa 4 metri. Statue, queste, scolpite da una tribù polinesiana più di 500 anni fa. L'incendio aveva interessato "quasi 60 ettari" sviluppandosi intorno al vulcano Rano Raraku. L'Isola di Pasqua si trova a 3.500 km dalla costa del Cile e la sua economia si basa sul turismo. Ma questo luogo così misterioso nascondeva, nel terreno, qualcosa di molto importante. Si tratta della rapamicina, un antibiotico naturale prodotto da un batterio, testato e approvato come farmaco anti-rigetto post trapianto. Non solo: la rapamicina è stato dimostrato che risulta capace di contrastare la riduzione dell’espressione degli istoni dovuta all’invecchiamento. Questo si traduce in un prolungamento della vita degli animali su cui è stata testata, anche del 50-60%. La rapamicina – che prende appunto il nome dall’isola di Rapa Nui - è stata testata su dei topi di 20 mesi (equivalenti all’età di 65 anni per gli esseri umani) per tre mesi, e ha avuto un effetto sulla longevità: sono vissuti il doppio. La sua scoperta avvenne per caso, durante la spedizione canadese Metei (Medical Expedition to Easter Island) all'Isola di Pasqua. Da un campione di terreno gli scienziati identificarono un microrganismo produttore di antibiotici. Questa molecola venne poi approvata dalla Food and Drug Administration e dalla European Medicine Agency (EMA) come farmaco capace di ridurre la risposta immunitaria, e dunque capace di prevenire il rigetto di organi appena trapiantati. Non solo: il programma terapeutico per lo sviluppo del National Cancer dimostrò che la rapamicina era anche capace di inibire la proliferazione di alcune cellulari tumorali. La ricerca scientifica su questa molecola continua, ad esempio la rapamicina potrebbe esercitare un effetto positivo sui sintomi della malattia di Alzheimer. E forse il messaggio che sta dietro le enormi statue risiederebbe in questo: gli uomini di pietra giganteschi non sono altro che una mappa delle risorse naturali contenute in quel terreno, fatti da uomini che hanno sperimentato su se stessi, in termini di longevità e benefici, questa molecola presente nel terreno dell’isola.