Massarosa (Lucca), 23 luglio 2022 - È andata casa per casa, di giorno e di notte, con il cuore gonfio d’angoscia perché non è facile ordinare ai cittadini di lasciare le proprie abitazioni. Si è emozionata, ha pianto con loro, si è rimboccata le maniche ma dopo cinque giorni di inferno su Massarosa comincia a tornare il sereno. Il maxi incendio che ha devastato le colline della Versilia, e in parte della Lucchesia, è finalmente spento e questo consentirà di procedere con la bonifica e la ricostruzione. Mentre sul versante camaiorese restano in vigore le ordinanze di evacuazione, la sindaca di Massarosa Simona Barsotti ne ha revocate tre, di cui una parziale: una luce in fondo al tunnel che distende anima e nervi.
Sindaca Barsotti, quante sono le case inagibili?
"Complessivamente sette, tra Montigiano, Polla del Morto e Pieve a Elici. Alcune sono state lambite dal fuoco in maniera importante, altre in modo minore. La situazione non è stata ancora verificata puntualmente ma nei prossimi giorni, passata l’emergenza, cercheremo di adoperarci per approfondire le condizioni degli immobili".
Sono tantissime le persone rimaste fuori casa...
"Circa un migliaio, di cui 500 a Massarosa. Dalla riunione di oggi (ieri, ndr ) è emerso che alcune possono già rientrare nelle abitazioni in quanto è stata fatta una revoca parziale delle precedenti ordinanze. Questo riguarda le località di Miglianello, Luciano e in parte Pieve a Elici, che su un altro versante, invece, è ancora in stato di pericolo. Non abbiamo un dato preciso su quanti potranno respirare di nuovo aria di casa anche perché la maggior parte delle famiglie che sono state evacuate sono ospitate da amici e parenti e non si trovano quindi sotto il nostro controllo. Solo in minima parte sono ospitate nel centro di accoglienza allestito alle scuole medie".
Il fronte dell’incendio è impressionante, si parla in totale di circa 850 ettari: sarà una ricostruzione molto lunga e dispendiosa...
"Intanto abbiamo dichiarato lo stato d’emergenza e questo metterà in moto il meccanismo affinché vengano individuati i fondi regionali e statali da assegnarci. Bisognerà fare un’istruttoria particolare, sono fasi che affronteremo una alla volta. Ora pensiamo a uscire dalla fase dell’emergenza, poi penseremo anche al rientro delle famiglie".
È un lavoro instancabile, il vostro, e non è ancora finito...
"Ci saranno altri sopralluoghi da parte del personale antincendio boschivo della Regione insieme al personale degli uffici comunali. Già per stasera (ieri sera, ndr ) sono state programmate una serie di verifiche, Ma ripeto, andremo per gradi. Inclusa la stima dei danni ambientali: l’obiettivo primario era non avere persone ferite e questo è stato raggiunto. Stesso discorso per gli animali di proprietà, presi in custodia da associazioni ambientaliste o portati nel centro accoglienza. Ce ne sono tanti: tartarughe, cani, gatti e conigli".