LUIGI CAROPPO
Cronaca

Indagine 'ndrangheta: "Istituzioni appiattite sui potentati. Partiti-comitati elettorali"

La sinistra allo specchio dopo il terremoto giudiziario dell’inchiesta keu: la Cgil punta il dito sul Pd. "Basta federazioni basate sulle correnti, i dem devono guardare il mondo con gli occhi dei lavoratori"

I controlli sui rifiuti tossici proseguono senza sosta dopo l’indagine della Dda di Firenz

Firenze, 1 maggio 2021 - L’inchiesta keu della Direzione distrettuale antimafia della Procura di Firenze, specialmente nel filone che riguarda il rapporto tra imprese e politica, una conseguenza l’ha già prodotta. Ha messo la sinistra toscana allo specchio, quella che ha guidato ininterrottamente dal 1970 il governo regionale. Ha posto interrogativi e dubbi, ha fatto riflettere sulla strada percorsa e su quella da intraprendere.

Il sindacato della sinistra, la Cgil, è stato il primo a scendere in piazza in difesa dei lavoratori onesti del distretto delle concerie e a chiedere di andare fino in fondo. E lo ha fatto a chiare lettere, anche più del Pd. Ora la Cgil riflette anche sul rapporto tra politica e interessi privati. Lo fa Maurizio Brotini della segreteria toscana della Cgil che sulla rivista "Left" argomenta, in un lungo articolo dal titolo "Come si è conciata l’ex rossa Toscana", molte cose da ripensare. "Quanto sta emergendo certifica l’irreversibile dissolvimento di quel modello economico e sociale approdato all’assoluto primato dell’impresa privata che esercita in maniera diretta il comando sul lavoro e sulle istituzioni - scrive Brotini - non saremmo più di fronte al fisiologico rapporto tra istituzioni e un’importante categoria economica ma all’appiattimento delle istituzioni nei confronti dei potentati economici".

E poi l’attacco sui partiti: "Si sono trasformati da strumenti di partecipazione popolare in semplici comitati elettorali, federazioni di correnti basate sugli interessi dei vari potentati, rinunciando al loro ruolo di analisi, di programmazione e di controllo sull’attività degli eletti". E a La Nazione Brotini, segretario toscano Cgil per le politiche ambientali, sottolinea sul Pd: "Una forza politica si misura su quali interessi vuole difendere. Chi si professa forza democratica e progressista dovrebbe guardare il mondo con gli occhi di lavoratori e lavoratrici. Dovrebbe rafforzare il ruolo di terzietà dell’Arpat, recuperando un rapporto di fiducia con le popolazioni, coinvolgendo maggiormente le associazioni ambientaliste e le comunità, aumentando la dotazione organica del personale e sottraendo le carriere alle possibili interferenze della politica".

E sui rifiuti: "Dovrebbe avviare in maniera strutturata ed istituzionale il percorso per il nuovo Piano regionale dei rifiuti e dell’economia circolare, aprendo alla discussione ed al confronto con tutti i soggetti coinvolti, con particolare attenzione, oltre che alle organizzazioni dei lavoratori e delle lavoratrici, a chi ha a cuore la dimensione ambientale del tema". A livello nazionale "si dovrebbe reintrodurre il finanziamento pubblico dei partiti e ridare centralità alle assemblee elettive a fronte del predominio degli esecutivi, attraverso leggi elettorali proporzionali". Il tema "della mancata o adeguata rappresentanza del lavoro dipendente e autonomo poi nella sfera politica-istituzionale è, dal mio punto di vista, la grande questione che il sistema ha di fronte".