Scansano (Grosseto), 3 giugno 2024 – Abitavano all’interno dello stesso comune, anche se in frazioni diverse, avevano la stessa passione per le moto e ieri mattina avevano avuto anche la stessa idea: quella di uscire a fare un giro alla loro guida. E intorno alle 9.30 il loro percorso si è incrociato segnando anche lo stesso destino: le loro vite si sono fermate lì, su quella strada dove le moto di sono scontrate frontalmente.
La strada è la "Sp 159", la "Scansanese", perché dalle porte della città di Grosseto conduce fino a Scansano, zona epicentro della produzione di Morellino. In realtà i suoi 53 chilometri complessivi le fanno coprire la distanza fino a Manciano, ma è un dettaglio, perché è fino al paese del vino che quel nastro di asfalto ha un fascino particolare per i motociclisti. Panorami suggestivi e curve che esaltano le emozioni su due ruote, da sempre.
Leonardo Di Marte, 38 anni, e Mattia Cappellani, 19 anni da compiere il prossimo novembre, quella strada l’avranno percorsa centinaia di volte. E’ probabile che conoscessero a memoria ogni metro, ogni curva, quasi certamente anche ogni insidia, perché di insidie lì ce ne sono eccome.
Ieri mattina – il primo in sella ad una Ducati, il secondo alla guida di una Yamaha – viaggiavano in direzioni opposte, senza avere con sé passeggeri. Cosa possa aver causato l’impatto frontale dovranno stabilirlo i carabinieri del Radiomobile e quelli della stazione di Alberese che hanno effettuato i rilievi, ma da una prima ricostruzione sembra che una delle due moto in un rettilineo abbia invaso la corsia opposta rendendo inevitabile lo scontro che non ha lasciato scampo né all’uno né all’altro centauro.
Di Marte di professione faceva l’elettricista, aveva un figlio di 10 anni e in paese era molto conosciuto anche sia per il suo impegno nelle attività sociali (era uno dei cantori del Maggio) sia per quello politico. Alle ultime elezioni amministrative era nella lista che sosteneva la candidata sindaca Maria Bice Ginesi (poi eletta), anche se lui non era riuscito ad entrare in consiglio.
Cappellani, invece, quest’anno si sarebbe diplomato all’Istituto Professionale e poi avrebbe voluto seguire le orme professionali del padre, titolare di un’officina meccanica.
La notizia che fosse accaduto un incidente così grave è piombata come un macigno in paese e gli amici di entrambi, dopo aver tentato di contattarli sul cellulare, hanno deciso di andare direttamente sul luogo dello scontro, scoprendo che i loro timori erano purtroppo fondati. Sconforto per tutti, anche per la sindaca che da una parte è colpita emotivamente dalla tragedia e dall’altra, però, richiama tutti alle proprie responsabilità.
"Ancora due morti, due giovani vite bruciate sulle nostre strade che, lo sappiamo tutti, soprattutto il fine settimana diventano piste dove motociclisti ingaggiano vere e proprie competizioni a folle velocità dove il limite è di 50/70 chilometri orari – dice la prima cittadina –. Questa strada è pericolosa e servono maggiori controlli da parte di Polizia e Carabinieri soprattutto il sabato e la domenica. A volte vengono ingaggiate vere e proprie competizioni: è necessario che li fermino e multino, e se è necessario sequestrino i mezzi".