Firenze, 18 novembre 2019 - Meno incidenti stradali sulle strade toscane, con morti e feriti in diminuzione nel 2018 rispetto all’anno precedente. È ciò che emerge dai dati del servizio di monitoraggio della Regione (Sirss-Sistema integrato regionale per la sicurezza stradale), presentati in occasione dell’ultima seduta dell’Osservatorio toscano sulla sicurezza stradale. Stamani, l’assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli li ha illustrati al convegno “La vita è preziosa, non perderla per strada” organizzato dalla “Fondazione Claudio Ciai”, con la partecipazione dell’Associazione Lorenzo Guarnieri e alla presenza di diversi studenti. L’iniziativa ha voluto ricordare le troppe morti premature dovute a incidenti stradali e al tempo stesso promuovere e diffondere informazioni sui corretti comportamenti alla guida e su come intervenire (e cosa invece evitare assolutamente) nel caso in cui si assista ad un incidente.
In Toscana nel 2018 sono avvenuti 15.823 incidenti con feriti (considerando quelli in vie o piazze aperte alla circolazione veicolare e verbalizzati da un’autorità di polizia), con 20.985 feriti e 239 morti. Rispetto all’anno precedente sono diminuiti sia i sinistri (-1,7%) che le persone coinvolte (-1,9%) e sono meno i morti (-11,2%). Una diminuzione maggiore rispetto ai dati nazionali, scesi rispettivamente dell’1,4%, dell’1,6% e dell’1,3%. Il calo è più significativo guardando a un periodo più lungo: tra il 2010 ed il 2018 in Toscana si sono registrati -16,1% incidenti, -17,0% feriti e -21,9% morti. Le vittime sono in prevalenza ‘utenti vulnerabili’ (56% a fronte di un dato nazionale del 49%), cioè pedoni e conducenti o passeggeri di veicoli a due ruote (biciclette, ciclomotori e motocicli).
Aumentano i morti tra i ciclisti (+5), ma il numero dei decessi si riduce tra tutti gli altri utenti della strada: pedoni -3, motociclisti -13, automobilisti -18. Gli over 70 rappresentano un terzo (33,9%) delle vittime per incidente stradale, mentre sono il 9,8% dei feriti. Riguardo ai giovani, il 73% dei morti tra i 18 e i 34 anni (27 su 37) sono deceduti in incidenti notturni, soprattutto tra le ore 3 e le 5 del fine settimana.
«Negli ultimi 5 anni – ha detto l'assessore Vincenzo Ceccarelli - per ridurre il rischio sulle strade abbiamo agito su più fronti perché quando si parla di incidenti stradali vanno presi in esame molti fattori. La qualità delle infrastrutture e dell’illuminazione sono importanti, ma ancor più lo è la sensibilizzazione dei guidatori, la diffusione di una cultura del rispetto per l’altro della prevenzione, il rifiuto di comportamenti pericolosi, che invece sono molto diffusi. Alta velocità, distrazione, telefonini, uso e abuso di alcool o droghe. Tutti fattori sui quali solo un'azione di responsabilizzazione che parte dalla più tenera età potrà incidere».
Lisa Ciardi