Incontro con Regione sui treni della linea aretina: "Non convince la riprogrammazione dei treni regionali proposta dall'assessore regionale Baccelli”

: il Comitati: “I pendolari del Valdarno destinati alla linea lenta?"

da re

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Arezzo, 10 ottobre 2024 – Incontro con Regione sui treni della linea aretina:

"Non convince la riprogrammazione dei treni regionali proposta dall'assessore regionale Baccelli:

i pendolari del Valdarno destinati alla linea lenta?"

Non convince la riprogrammazione dei treni regionali della linea aretina proposta dall'assessore regionale Baccelli a conclusione dell'incontro, in videonferenza, con i sindaci del Valdarno aretino e fiorentino, Rfi e Trenitalia, e il comitato pendolari Valdarno Direttissima. "L'assessore Baccelli intende scrivere, insieme ai sindaci del Valdarno, una lettera al Ministro dei Trasporti e ai vertici nazionali di Rfi e Trenitalia - afferma Maurizio Da Re, portavoce del Comitato pendolari - per realizzare la riprogrammazione dei treni regionali sulla linea aretina, così da risolvere i disservizi e i ritardi dei pendolari, dovuti sia ai guasti sulla linea ma soprattutto alle interferenze, i cosiddetti "inchini", con i treni Alta Velocità sulla linea Direttissima". Ma vista la discussione nata durante l'incontro con la Regione, il portavoce del comitato pendolari è scettico sui risultati della proposta di riprogrammazione dei treni. "Se gli orari dei treni Alta Velocità sarebbero intoccabili, così come è stato detto - sottolinea Da Re - il rischio che in futuro i treni regionali siano indirizzati, in parte o tutti, sulla linea lenta è molto forte, con allungamento della tratta e dei tempi di viaggio, e con ripercussioni sugli altri treni esistenti, lenti, per Pontassieve e dalla Valdisieve-Mugello". Entro il prossimo giugno dovrebbe essere pronto il nuovo "memorario", il nuovo orario dei treni regionali della linea aretina: "il rischio - conclude Da Re - è che con il possibile passaggio sulla lenta si ufficializzi il ritardo di 10 - 15 minuti in più per i pendolari dal Valdarno verso Firenze, a favore dei treni AV che viaggerebbero più puntuali e veloci sulla Direttissima, liberata dai treni regionali".