PIETRO MECAROZZI
Cronaca

Toscana ex "isola” sicura: Firenze sul podio delle città più criminali. Male anche Prato e Livorno

Nella classifica delle province con maggiori reati, il capoluogo toscano è terzo in Italia dopo Milano e Roma. La sindaca Funaro difende il capoluogo: “Aumentato l’uso delle droghe”

Una volante della polizia in piazza Duomo a Firenze (foto repertorio)

Una volante della polizia in piazza Duomo a Firenze (foto repertorio)

Firenze, 17 settembre 2024 – Firenze, Livorno e Prato. Sono queste le tre città toscane finite nella poco ambita top ten dell’Indice della Criminalità 2024 stilato del Sole 24 Ore. La graduatoria, calcolata su base provinciale, ogni anno permette di scoprire quali sono le province meno sicure. In testa, terzo dopo Milano e Roma, c’è il capoluogo toscano, trainato da un aumento delle rapine in strada, cresciute del 56% rispetto al 2022, e con un totale di 60mila le denunce su 106 province mappate. Milano si conferma la città con il maggior numero di reati denunciati nel 2023, con oltre 7mila segnalazioni ogni 100mila abitanti nel 2023. Mentre Roma registra un incremento delle denunce del 16,7% rispetto al 2019 e del +11% rispetto al 2022.

La sindaca di Firenze Sara Funaro collega questo aumento all’abuso di droghe: “I problemi sono in parte collegati all’aumento dell’uso di alcuni stupefacenti come il crack”. Il fenomeno sembra legato anche al flusso turistico: le grandi città meta di milioni di visitatori ogni anno vedono crescere i reati predatori e violenti. In totale, considerando tutta l’area metropolitana fiorentina, risultano 1.351 rapine, cioè 136 denunce durante l’anno 2023 ogni 100mila abitanti. Un altro dato preoccupante è quello delle violenze sessuali: con 171 denunce, si posiziona al quarto posto a livello nazionale, sebbene in leggero miglioramento rispetto al 2022. Per i crimini legati agli stupefacenti, si registrano 514 denunce per spaccio e 31 per produzione e traffico, per un totale di 756 segnalazioni.

Se Firenze piange, non è che altre città toscane possano ridere: Prato e Livorno sono rispettivamente settima e decima in classifica. A Prato le denunce del 2023 sono state 12.756, che diventano un numero importante se rapportato alla scarsa popolazione della provincia. Uno dei punti più critici riguarda i tentati omicidi: con 12 denunce, la provincia toscana si posiziona al secondo posto in Italia, con un tasso di 4,6 denunce ogni 100mila abitanti. Non va meglio sul fronte delle rapine, con 325 denunce nel 2023, e dei danneggiamenti, che hanno raggiunto quota 2.411.

Cosa spinge invece Livorno così in alto nella graduatoria? Con un totale di 15.464 denunce, a incidere sono soprattutto le estorsioni, i reati informatici, le lesioni dolose e il contrabbando. Le estorsioni sono tra i reati più diffusi: 98 denunce, oltre 30 ogni 100mila abitanti, che portano Livorno al terzo posto a livello nazionale. Stesso piazzamento per i delitti informatici, con 331 denunce (102 ogni 100mila abitanti). Livorno è inoltre nella top ten per le percosse (sesto posto con 135 denunce), gli “altri delitti” (ottavo posto con 3.286 denunce), gli omicidi volontari consumati (nono posto con 4 denunce) e i reati legati agli stupefacenti.

Salgono i reati anche a La Spezia e Perugia. La provincia spezzina è ventinovesima con 7.883 denunce, una media di 3.663,8 ogni 100mila abitanti. Ma è al primo posto a livello nazionale per numero di reati di spaccio denunciati: 79,5 ogni 100 mila abitanti. La provincia di Perugia occupa invece la 38esima posizione (l’anno scorso era al 42esimo). Nel perugino le denunce hanno sfondato quota 22mila: i furti in abitazione restano la principale emergenza, con quasi sei denunce al giorno, che la collocano al 20esimo posto in Italia.