ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Influenza, codice rosso. Ospedale pediatrico Meyer in emergenza. Stop ai ricoveri ordinari

Il micidiale mix di virus sta mettendo in ginocchio molti pronto soccorso. Diversi bambini costretti a ricorrere a intubazione e ventilazione meccanica

Firenze, 16 dicembre 2022 - L influenza picchia forte anche in Toscana. Se l’ultimo rapporto epidemiologico InfluNet (pubblicato il 9 dicembre, con i dati elaborati dal dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità), collocava la nostra regione in fascia rossa (alta) per quanto riguarda la diffusione, oggi la curva si impenna ancora.

Il nuovo rapporto dirà esattamente come si stanno muovendo i virus e nel dettaglio dirà come si sta muovendo il più diffuso in questa stagione, AH3N2, particolarmente insidioso per i più piccini, gli anziani e i fragili. Il micidiale mix di influenza, virus parainfluenzali, virus sinciziale e Covid (sebbene in misura ridotta), che sta impegnando i pronto soccorso e i reparti di medicina di tutti gli ospedali toscani, ha messo in ginocchio anche il pediatrico Meyer. Dove per fare fronte all’eccezionale afflusso di piccoli pazienti, tale da determinare una situazione di emergenza, la direzione sanitaria ha deciso "di sospendere in via temporanea i ricoveri programmati".

Proseguono invece le visite ambulatoriali e la day surgery. Nei prossimi giorni saranno inevitabili i disagi: le attività non urgenti saranno infatti rimandate. Da tre settimane il Meyer è preso d’assalto, con affluenza record in molti reparti. La situazione è molto impegnativa in rianimazione, dove nei giorni scorsi sono stati occupati tutti i posti letto. "L’impegno del Meyer è quello di ripristinare e recuperare l’attività ordinaria non appena ce ne saranno le condizioni", spiegano.

"Si sta correndo verso il picco influenzale, il pronto soccorso è letteralmente invaso e si vedono molti casi impegnativi, con bambini molto piccoli che hanno bisogno di trattamenti con ossigeno ad alti flussi per diversi giorni: un fenomeno che blocca il normale ricambio tra chi viene dimesso e ha necessità di essere ricoverato, creando un tappo", spiega il direttore dell’area dell’emergenza pediatrica del Meyer, Stefano Masi.

Gli accessi al pronto soccorso, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, sono aumentati del 30%: nei primi quindici giorni di dicembre del 2021 c’erano stati 1500 accessi, mentre nel 2022 gli accessi sono stati 2000. Il picco di affluenza si registra soprattutto durante il fine settimana, con punte di 180-200 accessi giornalieri. Ma il trend in aumento, a ben guardare, riguarda tutto l’anno: le famiglie che si sono rivolte al pronto soccorso del pediatrico fiorentino, nel 2021, sono state 33.200, mentre a fine anno si stima che il numero dei pazienti assistiti salirà a quasi 40mila.

Abbiamo abbandonato l’uso delle mascherine che nei due anni di pandemia da Covid ci avevano protetto anche dal virus influenzale, che ora è libero di circolare come prima. E le nostre difese immunitarie, in particolare quelle dei bambini piccoli, sono meno allenate.

"I bambini piccoli hanno un debito di immunità nei confronti di un virus che per due anni non ha circolato. Molti di loro non hanno mai incontrato questi virus – spiega Masi – Quindi sono tantissimi i piccini sucettibili". Proprio tra i bambini il virus sta circolando ad alta intensità: si registrano oltre 50 casi su mille. Ma non c’è solo l’influenza. Sono diffusi tanti virus parainfluenzali e il sinciziale, responsabile di bronchioliti molto aggressive nei piccoli. "Al momento – spiega il professor Zaccaria Ricci, primario di Anestesia e rianimazione del Meyer – abbiamo sette bambini che hanno richiesto intubazione e ventilazione meccanica invasiva e altrettanti che necessitano di un supporto respiratorio non invasivo".

Si tratta di pazienti che arrivano da tutti gli ospedali della Toscana e che sono molto piccoli: la maggior parte ha pochi mesi o comunque non più di un anno. "Presentano tutti una insufficienza respiratoria – continua lo specialista – provocata dalla presenza del virus respiratorio sinciziale che, in alcuni casi, si associa all’influenza".

L’invito dei pediatri è quello di vaccinare i bambini e di rivolgersi al Meyer solo in casi di effettiva necessità. "L’anticipo dell’arrivo dell’influenza non ha permesso di procedere in modo massiccio con la campagna vaccinale", spiega Massimo Resti, che dirige la Pediatria del Meyer. "Quindi ci troviamo a fronteggiare numeri davvero importanti".