Influenza in arrivo in Toscana: cosa c’è da sapere, i sintomi e quando è previsto il picco dei casi

Le prospettive per l’autunno inverno 2024 2025. Ne parliamo con la dottoressa Elisabetta Alti, vicepresidente dell’ordine dei medici di Firenze: “Prevediamo un’ondata molto simile a quella di un anno fa. Fondamentale vaccinarsi”

Come sarà la prossima influenza?

Come sarà la prossima influenza?

Firenze, 18 settembre 2024 - Con l’avvicinarsi dell’inverno, inevitabilmente dobbiamo prepararci ad affrontare una nuova ondata influenzale. Ne parliamo con la dottoressa Elisabetta Alti, vicepresidente dell’ordine dei medici di Firenze.

Influenza 2024-2025: cosa attenderci?

I dati dall’Australia

Sintomi e cosa aspettarsi

L'importanza della vaccinazione

Come prevenire

Influenza 2024-2025: cosa attenderci?

Grazie ai dati provenienti dall’Australia, che ha già attraversato il picco influenzale, possiamo avere un’idea di cosa aspettarci in Europa nei prossimi mesi. L’Australia, con le sue stagioni invertite, funge da "cartolina anticipata", mostrando tendenze che spesso si ripetono anche nel nostro emisfero.

Il quadro delineato dal Centers for Disease Control and Prevention, che è un po’ la Bibbia mondiale riguardo ai dati influenzali, ci suggerisce un'influenza simile a quella dello scorso anno, sia in termini di sintomi che di impatto sulla popolazione. Anche se i sintomi principali rimangono invariati, un elemento di preoccupazione è rappresentato dalla diminuzione delle vaccinazioni, che potrebbe favorire una maggiore diffusione del virus.

I dati dall'Australia

I dati raccolti in Australia durante la loro stagione influenzale rivelano appunto uno scenario molto simile a quello dell’anno precedente: un picco iniziale significativo, seguito da un lento declino. Le persone maggiormente colpite sono state gli over 60 e le persone con malattie croniche, categorie ovviamente più vulnerabili. Un fenomeno da monitorare attentamente quest'anno è stato l'aumento di casi tra i bambini e gli adolescenti che ha portato ad un picco di casi di influenza e, tra i piccini, anche di virus respiratorio sinciziale. Questo aumento è legato a una minore adesione alle vaccinazioni antinfluenzali e anti-Covid tra le fasce di età più giovani. Un dato che deve farci molto riflettere. In Australia, poi, i virus influenzali e il Covid-19 hanno colpito simultaneamente, creando un picco di infezioni che ha richiesto un aumento delle ospedalizzazioni, specialmente tra chi non aveva ricevuto il vaccino.

Sintomi e cosa aspettarsi

La dottoressa Alti parla di una “influenza che sarà sicuramente simile a quella dell’anno scorso, sia come caratteristiche che come tipologia di ospedalizzazioni e mortalità”. Purtroppo, aggiunge, “rispetto a due anni fa emerge una decrescita delle vaccinazione e, dunque, il virus dato che trova di fronte persone meno immunizzate è molto probabile che si diffonda di più”. Attenzione, dunque, soprattutto per le categorie più a rischio.

Anche stavolta ci attendiamo il picco intorno a Natale e Santo Stefano.

Sintomi? Febbre alta, tosse secca, stanchezza e dolori muscolari. La terapia dovrà essere sintomatica, “con consultazione del medico qualora ci siano febbre molto alta che non passa, affanno, mancanza di respiro mentre si cammina o ci si alza dal letto, sensazione di fischio mentre si respira, dolore toracico o diarrea”.

L'importanza della vaccinazione

La vaccinazione antinfluenzale è la difesa più efficace contro la diffusione dell'influenza e le sue complicanze. I vaccini di quest'anno sono stati sviluppati sulla base dei ceppi circolanti in Australia e garantiscono una protezione ottimale per tutte le fasce di età. Esistono vaccini specifici per gli over 60, per i bambini piccoli e per la popolazione in generale, che coprono tutti i ceppi più pericolosi. La campagna vaccinale italiana inizierà il primo ottobre nelle Rsa e dal 7 ottobre il vaccino sarà disponibile per il pubblico presso i medici di base, i centri vaccinali e le farmacie. Importante sapere che c’è la possibilità di somministrare contemporaneamente sia il vaccino antinfluenzale che quello anti-Covid, con due punture nella stessa seduta.

Chi deve vaccinarsi

La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e gratuita per diverse categorie a rischio, che comprendono:

Anziani sopra i 60 anni;

Persone con malattie croniche, come diabete o problemi cardiovascolari;

Donne in gravidanza;

Bambini piccoli, che tendono ad essere più suscettibili alle complicanze;

Categorie di lavoratori a rischio, come insegnanti, personale sanitario e forze dell'ordine.

Ma il vaccino, sottolinea Alti, “è consigliato a tutti”.

Stesso discorso per il vaccino anti-Covid che, “raccomandato per i più fragili, resta comunque consigliato a tutti”.

Come prevenire

La prevenzione è sempre fondamentale. Ecco che la dottoressa Alti raccomanda l’igiene delle mani, di evitare i luoghi affollati, di idratarsi molto e, per le persone a rischio, di indossare la mascherina nei luoghi con molte persone.