Firenze, 14 gennaio 2024 - Il picco stagionale è prossimo ma sono già oltre 50 mila i toscani che sono finiti a letto con l’influenza con il Granducato che “sale” in fascia arancione tra le regioni con il maggior tasso di incidenza di casi (14,52 ogni 1000 assistiti) solo dietro a Campania e Abruzzo. Con la nostra regione che si posiziona dunque tra le regioni maggiormente colpite dalle sindromi simil-influenzali, l’alimentazione si conferma uno degli alleati più efficaci per contrastare gli effetti dei malanni di stagione favoriti dall’abbassamento delle temperature e dalla riapertura delle scuole e degli uffici che facilitano la circolazione dei virus.
A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dei dati del bollettino di RespiVirNet,la sorveglianza integrata dei virus respiratori dell’Istituto superiore di sanità. Per aiutare il nostro corpo a difendersi meglio dalle insidie influenzali di questo periodo, l’alimentazione è un tassello fondamentale con la Dieta Mediterranea, fresca dell’ennesima riconferma della miglior dieta al mondo, che è un faro per uno stile di vita a tavola sano, equilibrato e variegato che assicura un apporto corretto di tutto ciò di cui abbiamo bisogno. L’apporto di vitamine e altre sostanze antiossidanti e ricca di alimenti energetici e nutrienti, in grado di dare il giusto apporto di fibre, ferro, sali minerali – sottolinea Coldiretti Toscana – rafforza le difese immunitarie dal rischio d`insorgenza dell’influenza e raffreddamento.
Le vitamine più importanti in questo tipo di alimentazione sono la vitamina C, dalle proprietà antiossidanti e toccasana per il sistema immunitario, presente soprattutto nella frutta fresca di stagione, come i nostri agrumi (arance, clementine, etc.) e i kiwi; la vitamina A, presente in numerose verdure di stagione, oltretutto ricche anch’esse di vitamina C e sali minerali, come spinaci, cicoria, zucca, ravanelli, zucchine, carote, broccoletti; la vitamina B, che coadiuva l’organismo nel trasformare il cibo in energia, e si trova soprattutto in cereali integrali, avena, carne rossa, verdure a foglia verde (cavolfiori, broccoli, spinaci), tuorlo d’uovo e ceci; la vitamina D, ottimo sostegno per il sistema immunitario e per l’umore, che d’inverno, a causa della diminuita luce solare, è bene assumere tramite i cibi che maggiormente la contengono, come pesce, fegato, latte e uova; è utile anche assumere vitamina E attraverso frutta secca e olio extra vergine di oliva. Aglio e cipolla, inoltre, soprattutto se ingeriti crudi, hanno un significativo potere antibatterico.
La dieta invernale deve apportare calore, energia e nutrimento, unendo e bilanciando gusto e salubrità. Un alimento molto utile in questo è il miele, ottimo dolcificante, soprattutto a colazione, insieme al latte. Fondamentali – sostiene Coldiretti Toscana – i legumi (fagioli, ceci, piselli, lenticchie, fave secche) perché oltre ad apportare energia contengono ferro e sono ricchi di fibre che aiutano l’organismo a smaltire i sovraccarichi migliorando le funzionalità intestinali, in più contengono lecitina, fonte di fosforo ed immunizzante per le infezioni batteriche; inoltre sono ingredienti basilari per molti cibi tradizionalmente associati alla stagione, e assai gustosi, come zuppe e minestroni, insieme a cereali come il riso, l’orzo o il farro.
Proprio questi cereali, insieme ad altri come il miglio e la segale, meglio se integrali, sono fonte dei carboidrati complessi necessari a dare energia e calore.