
nasorri
Arezzo, 18 dicembre 2024 – Il picco dell’influenza è dietro l’angolo, atteso per le vacanze di Natale, intanto sono già in oltre 814 mila i toscani che si sono vaccinati contro l’influenza, alla seconda settimana di dicembre, superando i numeri di fine anno del 2023. Ad Arezzo è stato raggiunto il 65% della popolazione over 65, un buon risultato a tutela di anziani e fragili.
Roberto Nasorri, segretario provinciale dei medici di medicina generale, come procedono le vaccinazioni anti influenzali?
“Abbiamo quasi terminato la campagna vaccinale. Leggendo i dati della provincia siamo intorno al 65% di over 65 vaccinati. L’obiettivo ambizioso della Regione era del 75%, ma l'adesione è stata comunque buona. Si può continuare ancora per tutto dicembre a fare il vaccino contro l’influenza. Siamo contenti della partecipazione, ci sono state delle situazioni anche peggiori dopo il Covid con la paura dilagante dei vaccini. Non abbiamo raggiunto l'obiettivo della regione del 75% che era però ambizioso”.
Prosegue anche la campagna di profilassi contro il Covid?
“Continuiamo a somministrare il vaccino anti Covid, anche se in maniera più soft. Viene proposto sia dalla medicina generale che dai centri vaccinali, ma l’adesione delle persone è scarsa in questo momento, non certo quella che ci aspettavamo, la percentuale è più bassa rispetto al periodo pandemico e all’influenza, per il Covid siamo al 10% degli aventi diritto, molto bassi”.
L’influenza vera e propria è già arrivata?
“Adesso sta finendo il periodo dei virus para influenzali che hanno caratterizzato la sintomatologia di novembre e dei primi di dicembre con febbricole e tosse secca stizzosa perdurata al di sopra dei tempi normali anche per 20 giorni, e per cui è stato del tutto inutile la somministrazione degli antibiotici perchè si è trattato di forme virali. Adesso per le vacanze di Natale ci aspettiamo l'influenza vera e propria. Stanno già girando focolai con febbre alta, artralgie, grossi mal di gola, che possono mascherare episodi batterici, ma nella stragrande maggioranza polmoniti vere e proprie batteriche non ci sono state. Ci sono stati invece focolai di streptococco nelle scuole, che in quel caso dopo tampone positivo va trattato con le dosi giuste di antibiotico”.
Il picco dei contagi da influenza arriverà per le vacanze di Natale?
“L'influenza è tipica delle comunità quindi gira nelle scuole, ma con le vacanze i ragazzi tornando a casa la trasmettono ai familiari, ecco perchè i nonni dovrebbero essere vaccinati. E' probabile vedere nelle prossime settimane piccole epidemie familiari. A Natale ci si ritrova e ci si incontra, ci salutiamo con baci e strette di mano e la trasmissione è più facile”.
Vaccinarsi evita le complicanze?
“La cosa che caratterizzerà l'influenza sarà la febbre alta che insorge in maniera improvvisa accompagnata in processi sintomatologici delle alte vie respiratorie, tosse, mal di gola, secrezioni catarrali, mentre il virus precedente dava una sintomatologia da raffreddamento e un'aggressione dei recettori della tosse secca durata tantissimo. Mentre l'influenza in una settimana 10 giorni senza complicanze si risolve. Le complicanze sono quelle a cui vanno incontro i soggetti fragili e gli anziani non vaccinati come polmoniti e scompensi cardiaci. Chi si è vaccinato avrà un quadro clinico meno eclatante evitando le complicanze”.