Firenze, 8 settembre 2022 - “Quest’anno ci aspettiamo di tornare ad una circolazione dei virus influenzali analoga a quella che avevamo nel periodo pre-pandemia”. A dirlo è Pierluigi Blanc, direttore della struttura complessa di malattie infettive di Pistoia e Prato.
Che tipo di influenza stagionale dobbiamo aspettarci?
“Negli ultimi due anni, per la presenza della pandemia da Covid 19, abbiamo assistito ad una marcata riduzione dei casi di influenza. La spiegazione di questo fenomeno può essere ricondotta a varie situazioni collegate alla diffusione della pandemia da Covid. La diffusione dell’uso di interventi non farmacologici tesi a ridurre la trasmissione del Sars-Cov 2 (uso di mascherine, distanziamento sociale, lavaggio delle mani), la riduzione di movimento della popolazione e una possibile interazione tra virus (“interferenza virale”) potrebbero essere la spiegazione della ridotta circolazione del virus influenzale. Questo fenomeno ha comportato una minore esposizione della popolazione e quindi una ridotta immunità.
Quest’anno ci aspettiamo un’inversione di tendenza, con l’ipotesi appunto di tornare ad una circolazione dei virus influenzali analoga a quella che avevamo nel periodo pre-pandemia. Questa ipotesi è corroborata dai primi dati che ci arrivano dall’andamento della diffusione dell’influenza nei paesi dell’emisfero australe, in particolare dai dati australiani e argentini, che confermano un’incidenza di nuovi casi sovrapponibile a quella registrata prima del 2020. Da un punto di vista clinico non ci aspettiamo grandi variazioni rispetto a quanto osservato in passato ma merita ricordare che l’influenza rappresenta una malattia gravata da complicazioni che determinano in Italia circa 8000 decessi l’anno con un costo sanitario altissimo. Da qui la necessità di riprendere una massiccia campagna vaccinale antinfluenzale”.
Per quando è attesa?
“I sistemi di sorveglianza attivi sono in grado di descrivere l’andamento della circolazione dei virus influenzali in tempo reale, per cui avremo dati aggiornati regolarmente che potranno rispondere in modo corretto a questa domanda. Si può comunque ipotizzare che avremo i primi casi in autunno con un picco d’incidenza all’inizio dell’inverno”.
Sarà possibile fare il vaccino antinfluenzale in concomitanza con quello anti-Covid?
“Sì, come riportato nelle circolari del Ministero della Salute e dell’Aifa”.
Per chi è particolarmente indicato il vaccino contro l'influenza? E' bene che lo facciano anche i bambini?
“Nella circolare del Ministero della Salute vengono fornite tutte le raccomandazioni del caso. La vaccinazione, che ricordo è gratuita, in particolare è rivolta a donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino in gravidanza e nel periodo “postpartum”, a soggetti dai 6 mesi ai 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza, a soggetti di età pari o superiore a 65 anni, agli addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo. Viene raccomandata anche per i donatori di sangue, per i bambini sani nella fascia di età tra 6 mesi e 6 anni e, vista la contemporanea presenza del Covid, anche per i soggetti di età compresa tra 60 e 64 anni”.