Firenze, 23 ottobre 2024 – Sono giorni di soddisfazioni e traguardi per la Toscana in ambito sanitario. Di ieri è infatti la notizia di un importante intervento su una valvola aortica con una protesi innovativa all’ospedale Cisanello di Pisa. E sempre di ieri la notizia di un pacemaker bicamerale senza fili impiantato in un paziente dell’ospedale Apuane di Massa. E ancora, sempre a Massa, si stanno realizzando dei test per cercare di aprire la strada alla diagnosi precoce della malattia di Parkinson. Vediamo nel dettaglio gli ultimi traguardi raggiunti in ambito sanitario in Toscana.
Intervento su valvola aortica
Un intervento chirurgico d’eccellenza è stato effettuato a Cisanello per la stenosi aortica su valvola bicuspide. Un intervento che ha reso Aoup il primo ospedale pubblico in Italia a usare con successo una innovativa protesi e un nuovo filtro di protezione embolica cerebrale. Nei giorni scorsi l'équipe della sezione dipartimentale di Emodinamica dell’Aoup diretta da Marco De Carlo, associato di Cardiologia all’Università di Pisa, ha eseguito con successo la sostituzione della valvola aortica mediante cateteri (intervento “TAVI”) su tre pazienti affetti da calcificazione massiva della valvola aortica, utilizzando una nuovissima protesi biologica, la più utilizzata in Cina da alcuni anni con eccellenti risultati anche nel lungo termine, che ha ottenuto il marchio CE a maggio 2024, rispettando le nuove e più stringenti regole per la certificazione europea dei dispositivi medicali. I pazienti trattati a Cisanello presentavano una valvola aortica estremamente calcificata e, in due casi, malformata congenitamente.
Impianto di pacemaker bicamerale senza fili
Nell’ospedale Apuane di Massa è stato impianto in un paziente un pacemaker bicamerale senza fili. Si tratta del primo impianto eseguito in Toscana dopo l’approvazione europea e tra i primi in Italia. Il pacemaker bicamerale senza fili è un sistema, spiega la Asl Toscana Nord Ovest, che “risponde alle esigenze delle persone con un ritmo cardiaco anomalo o più lento del normale", "un'innovazione rivoluzionaria che consente a due pacemaker senza elettrocateteri di comunicare e sincronizzarsi tra di loro ad ogni singolo battito del cuore grazie alla tecnologia di comunicazione implant-to-implant". Ha eseguito l'intervento il team di Cardiologia diretto da Giuseppe Arena, insieme al professor Antonio Curnis dell'Università di Brescia. "Questo sistema - spiega il dottor Arena - amplia la possibilità di trattamento rispetto ai pacemaker monocamerali senza fili. Il dispositivo, denominato Aveir Dr, è composto da due pacemaker, uno stimola l'atrio destro e uno stimola il ventricolo destro. Ogni dispositivo è circa 10 volte più piccolo di un pacemaker tradizionale. A differenza di quelli tradizionali, il pacemaker bicamerale senza fili viene impiantato direttamente nel cuore attraverso una procedura minimamente invasiva che non prevede l'uso di elettrocateteri, pertanto non comporta cicatrici e nemmeno la creazione di una tasca visibile a livello del torace, con una considerevole riduzione dei potenziali rischi di infezioni e un periodo di recupero post-impianto meno restrittivo e più breve". Il "device - conclude - consente di mantenere il sincronismo atrioventricolare quando ve ne sia la necessità clinica, in pazienti con difficoltà di accessi venosi (come i dializzati) o ad elevato rischio infettivo".
Diagnosi precoce della malattia di Parkinson
Sempre a Massa si sta cercando di portare a termine un ambizioso obiettivo, quello della diagnosi precoce della malattia di Parkinson. Come? Tramite un test olfattivo effettuato dal proprio medico di famiglia o a Noa, associato a innovative analisi biochimiche svolte sul materiale biologico di un tampone nasale. L’iniziativa è dello studio Arianna che ha come responsabile il dottor Carlo Maremmani di Neurologia del Noa. Lo studio, promosso dall’Asl Toscana nord ovest, conta sulla collaborazione dei medici di famiglia della provincia e della Versilia, dell’unità di Otorinolaringoiatria del Noa, del dipartimento di Neuroscienze dell’università di Verona, dell’Istituto di Fisiologia clinica-Cnr di Pisa, nonché sul contributo organizzativo dell’Ordine dei medici di Massa Carrara e della Fondazione Pelù di Massa. Lo studio verrà presentato ufficialmente in un incontro aperto al pubblico sabato 26 ottobre alle ore 9 al Noa. Dopo la presentazione dello studio partirà la campagna di reclutamento dei cittadini che potranno beneficiare delle nuove prospettive legate alla diagnosi precoce del disturbo. "La malattia di Parkinson – sottolinea il dottor Maremmani – ha un andamento cronico e lentamente progressivo che, nelle fasi avanzate, comporta consistenti sofferenze per l’ammalato, importanti sacrifici per i familiari e un costo molto elevato per la collettività in termini di cure ed assistenza. La prevalenza media sopra i 65 anni di età è dell’1%, mentre nelle classi di età più avanzate è del 2-3%. Il rischio di contrarre la malattia nel corso della vita è di 1 caso su 40 persone. Essa viene attualmente diagnosticata quando il paziente presenta sintomi motori: tremore, rallentamento motorio, ipertono muscolare, variamente combinati tra loro. Oggi sappiamo che il processo neurodegenerativo ha inizio nel sistema olfattivo e gastroenterico, e procede lentamente nel corso di circa 20 anni sino a raggiungere e lesionare le zone della motricità automatica nel sistema nervoso. Il traguardo da raggiungere è dunque quello di diagnosticare la malattia di Parkinson prima che compaiano i disturbi del movimento".