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Invalsi 2023, via ai test per i maturandi. Ecco in cosa consistono le prove

Per tutto il mese i ragazzi di quinta superiore svolgeranno, al pc, prove di italiano, matematica e inglese. La Maturità torna al pre-Covid: ecco come sarà

Studenti a scuola (Foto Ansa)

Roma, 28 febbraio 2023 - Da domani via ai test Invalsi per i maturandi. Per tutto il mese di marzo, due milioni e mezzo di ragazzi dell’ultimo anno delle superiori svolgeranno, al computer, test di italiano, matematica e inglese. L’Invalsi torna obbligatorio per sostenere l’esame di Maturità, che torna al pre-Covid.

Test Invalsi, in cosa consistono

Due scritti e un orale che pesano per il 60 per cento sul voto finale (l’altro 40 per cento dipende dalla media dei voti del triennio). Unico strascico dell’emergenza pandemica, la sospensione anche per quest’anno del monte orario minimo assegnato ai percorsi di alternanza scuola-lavoro.

Gli studenti avranno due ore per sostenere ogni prova Invalsi. Poi, toccherà ai ragazzi più piccoli. Ad aprile test per gli studenti di terza media, il 3, il 5 e il 9 maggio per quelli delle elementari e dall’11 maggio a fine mese quelli di seconda superiore.

"La pandemia – ha detto il presidente di Invalsi, Roberto Ricci – ha lasciato un segno evidente nella scuola in termini di esiti di apprendimento degli studenti. Il tempo ha dimostrato in modo molto evidente che i dati acquisiti attraverso prove standardizzate forniscono informazioni utili e necessarie a più scopi: innanzitutto aiutare la scuola a trovare percorsi di miglioramento all'interno della propria specifica realtà e capire come intervenire al meglio nel supportare la scuola a progredire e a rinnovarsi".

Maturità 2023, come sarà

Ci saranno due prove scritte a carattere nazionale (decise cioè dal Ministero) e un colloquio. E le commissioni torneranno ad essere miste, tra commissari interni ed esterni.

La prima prova accerta sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. Appuntamento mercoledì 21 giugno 2023 alle 8,30 con modalità identiche in tutti gli istituti: sei ore la durata massima.

I candidati potranno scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il Ministero metterà a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, tecnologico, economico, sociale. Gli studenti potranno scegliere, tra le sette tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi.

La seconda prova riguarda una o più delle discipline che caratterizzano il corso di studi. Negli istituti professionali di nuovo ordinamento, invece, la prova verterà su competenze e nuclei tematici fondamentali di indirizzo e non su discipline. Quest’anno torna ad essere una prova nazionale (mentre lo scorso anno le tracce erano state elaborate dalle singole commissioni d'esame).

Terza prova solo in alcuni casi

Per le sezioni ESABAC, ESABAC techno, sezioni con opzione internazionale, per le scuole della Regione autonoma Valle d’Aosta e della Provincia autonoma di Bolzano, per le scuole con lingua d’insegnamento slovena e con insegnamento bilingue sloveno/italiano del Friuli Venezia Giulia, è presente una terza prova scritta.

Il colloquio

Il colloquio, in chiave multi e inter-disciplinare, riguarda anche l’insegnamento trasversale dell'educazione civica.