Firenze, 29 novembre 2024 – Il ribasso dell’addizionale Irpef non s’ha da fare. Almeno per il momento. Mercoledì sera il presidente Giani era stato stoppato dopo un dibattito serrato tra giunta e segreteria regionale del Pd, sul suo intento di alleggerire da inizio anno l’addizionale Irpef che grava sulle tasche dei toscani. Il provvedimento venne varato a gennaio ’23 per tappare il buco in bilancio nella sanità dovuto al mancato introito del payback, in media 200 milioni l’anno.
Ma a fronte dell’idea del presidente di ridurre questo peso dalla fiscalità generale, ci sarebbe stato il ‘niet’ del segretario regionale Emiliano Fossi, a cui si sono aggiunte le perplessità di una quota di assessori della sua giunta (Monni, Nardini e Spinelli), tanto che alla fine il provvedimento è rimasto nel cassetto. La battaglia interna alla maggioranza è stata derubricata in “normale dialettica” dal presidente Giani, che ieri mattina ha illustrato le linee del bilancio regionale 2025. “Non mi riconosco in questa ricostruzione – ha detto Giani – la delibera in giunta è passata all’unanimità; per di più siamo tutti consapevoli che, fin quando il governo non ci erogherà i 400 milioni dovuti legati al payback sui dispositivi medici, non sarà possibile alleggerire la pressione fiscale sui cittadini toscani”. E ancora: “Il ministro Schillaci – ha detto il presidente – deve darci indicazioni su come poter recuperare i 400 milioni legati al payback su dispositivi medici. Quindi la potenziale riduzione dell’Irpef è legata a quello. Peraltro c’è un articolo della finanziaria del governo che, a differenza dell’anno scorso, stabilisce il termine del 15 aprile per le valutazioni sulle imposte. Abbiamo tutto il tempo per prendere una decisione”. Un proposito dunque che potrebbe essere solo rimandato. Il bilancio 2025, definito “di crescita e sviluppo”, spinge su welfare e sanità, difesa del suolo, infrastrutture. La Regione mette a preventivo 130 milioni per attivare, mediante il meccanismo della compartecipazione, circa un miliardo di fondi europei. I principali interventi sono la tramvia di Bagno a Ripoli (54 milioni), il collegamento viario delle Piagge (30 milioni), la Darsena Europa (250 milioni), il ponte a nove luci in Val d’Orcia (13 milioni). La Giunta inserisce poi 10 milioni per le liste d’attesa in sanità, ma si rimette alle valutazioni dell’assemblea legislativa regionale per stabilire se queste risorse dovranno essere aumentate. Sul piano della mobilità alla voce del trasporto pubblico locale che riunisce il servizio di bus, treni e traghetti, la Regione assegna 650 milioni. Oltre al già annunciato innalzamento a 40 mila di reddito Isee della platea di famiglie beneficiarie della misura degli asili nido gratis (erano 35mila), il bilancio 2025 prevede dal prossimo settembre la gratuità dei libri di testo per le scuole dell’obbligo per i redditi Isee fino a 15 mila euro. Entrano nei conti 4 milioni per le famiglie colpite dalle alluvioni dello scorso settembre e ottobre ovvero residenti nei territori inclusi nelle dichiarazioni d’emergenza firmate da Giani stesso. “Leggo dell’invito strumentale e populista del capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Marco Stella rivolto al presidente Giani e rilancio invitando lui a firmare la nostra proposta di legge al Parlamento per garantire che, quale che sia il governo in carica, mai alla sanità pubblica siano trasferite risorse inferiori al 7,5% del Pil”. Lo ha spiegato il capogruppo del Partito democratico in Consiglio regionale, Vincenzo Ceccarelli.