LUIGI CAROPPO
Cronaca

Aumento Irpef e svolta sanità: i direttori generali a rapporto da Giani. “Servizi efficienti, meno spesa”

Dopo l’innalzamento dell’imposta il presidente della Regione vede gli amministratori: “Il sistema così com’è non va, serve cambiarlo”

Una sala operatoria

Una sala operatoria

Firenze, 23 dicembre 2023 – Non c’è tempo da perdere. Approvato il bilancio della Regione Toscana con l’innalzamento dell’addizionale Irpef sopra i 28 mila euro di reddito annuo, il presidente Giani ha tracciato immediatamente il sentiero su cui deve correre il sistema sanitario regionale.

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E’ così ieri pomeriggio ha riunito i manager delle tre Aziende sanitarie locali della Toscana. Parola d’ordine: difendere sempre e comunque il sistema pubblico, avere il cittadino come riferimento per l’efficienza dei servizi, ma andare anche a razionalizzare le spese. Obiettivo del contenimento dei costi? Raccogliere almeno 200 milioni l’anno, operando in primis sui bandi di gara con un occhio specialmente all’acquisto dei dispositivi medici (dalle garze alle mascherine, dalle protesi ai guanti).

Riunione della fermezza. Della presa di coscienza, una volta di più, che il sistema così com’è non va, va cambiato per tutelare in primis i più fragili e chi ha di meno e non si può permettere il ricorso alla sanità privata.

Ma anche un forte richiamo da parte del governatore Giani alla responsabilità dei manager Asl: ognuno ha obiettivi da raggiungere e ognuno deve essere sottoposto a rigorosa verifica. Chi non taglia il traguardo degli obiettivi può essere destinato ad altri incarichi. Insomma linea dura della Regione nella consapevolezza che l’efficienza della sanità si ritrova "solamente se si lavora tutti insieme" ha detto il governatore.

Giani ha voluto mandare un segnale preciso: non solo ai direttori generali, ma anche allo staff regionale della sanità guidato da Federico Gelli. Cambiare verso perché la crisi è conclamata, non solo dai numeri del bilancio. Il presidente toscano confida che l’addizionale aumentata sia stata un’operazione "inevitabile" di fronte alla chiusura netta del governo.

Anche se ieri ha speso parole di stima nei confronti del ministro Schillaci, "purtroppo troppo ostaggio dei partiti di riferimento". E anche nei confronti del gruppo del Pd ha avuto parole significative: "Abbiamo remato tutti dalla stessa parte, coesi e coscienti di quanto eravamo costretti a fare".

La speranza del governatore è riuscire ad abbassare la percentuale dell’addizionale sopra i 55mila euro sin dalla metà del 2024, allineandosi a regioni vicine come l’Emilia Romagna.

Con Italia Viva (i due consiglieri regionali Scaramelli e Sguanci non hanno votato l’emendamento) ci sarà una verifica schietta. "Non vediamo l’ora di parlare col presidente Giani e col segretario del Pd toscano Fossi per spiegargli di nuovo perché non abbiamo votato l’aumento delle tasse che mai faremo. Aspettiamo di conoscere la data e l’ora, arriveremo puntuali" evidenzia Nicola Danti, coordinatore del partito renziano.

Continua l’attacco dal centrodestra: "Non c’è Regione in Italia che, in assenza del payback, abbia alzato l’Irpef. Nessuna Regione ha addotto motivazioni simili" ripete Marco Stella, coordinatore regionale di Forza Italia. E le le deputate toscane Deborah Bergamini, Erica Mazzetti e Chiara Tenerini: "In questi anni il Pd e la sinistra hanno accumulato un debito gigantesco in sanità, e ora – osservano – provano a rimediare usando il solito metodo, ovvero aumentare il prelievo fiscale, invece di tagliare le spese clientelari e improduttive".

La Lega chiede a Italia Viva di sedersi nei banchi dell’opposizione: "Dopo essersi eclissati al momento del voto sul bilancio, gli esponenti di Italia Viva abbiano ora il coraggio di lasciare la maggioranza", dice Elena Meini, capogruppo in Consiglio regionale leghista. Fratelli d’Italia "è pronta ad appoggiare la task force sulla sanità a condizione che del tavolo tecnico facciano parte i direttori generali delle Asl e i rappresentanti dei sindacati medici e infermieri" ha sottolineato il consigliere Fdi Diego Petrucci. Ieri pomeriggio la prima riunione con i manager chiamati in prima persona a dare la svolta.