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Ius scholae: quasi 4500 i giovani che in Toscana potrebbero beneficiare della prima applicazione della norma

Lo studio effettuato dalla rivista specializzata Tuttoscuola. A livello nazionale, con lo Ius scholae avremmo, in cinque anni, oltre mezzo milione di nuovi italiani

Firenze, 22 agosto 2024 - Sarebbero quasi 4500 gli studenti che in Toscana potrebbero rientrare nel primo gruppo di potenziali beneficiari dello Ius scholae. Ecco la stima effettuata da Tuttoscuola, che ha svolto un’analisi alla luce del riaccendersi del dibattito politico sulla cittadinanza agli stranieri. In particolare, a tornare alla ribalta è appunto il progetto del cosiddetto Ius scholae, che prevederebbe il riconoscimento della cittadinanza per i giovani con background migratorio nati in Italia o arrivati prima del compimento di una certa età, che abbiano frequentato regolarmente la scuola italiana per almeno un ciclo scolastico.

Ma quanti sarebbero i potenziali destinatari? E come sarebbero distribuiti sul territorio? Tuttoscuola ha analizzato i dati e ha fatto una proiezione di quanti potrebbero essere gli alunni coinvolti nell’arco di un quinquennio.

La stima varia nell’ipotesi che sia considerato sufficiente un ciclo di 5 anni (coincidente di fatto con la scuola primaria) o se lo Ius scholae venga riconosciuto a chi ha frequentato l’intero primo ciclo del sistema di istruzione italiano, fino alla terza media. Tuttoscuola ha considerato questa seconda ipotesi, in base alla quale, a livello nazionale, i potenziali beneficiari sarebbero circa 560 mila, di cui oltre 300 mila nel primo anno di applicazione e i restanti nei successivi quattro anni. Sei alunni stranieri su 10 che attualmente studiano nelle aule scolastiche otterrebbero la cittadinanza italiana. Per quanto riguarda la Toscana, si tratterebbe del 13,5% della popolazione scolastica. Precisamente, ad ottenerla sarebbero 4476 alunni stranieri. Il calcolo è stato effettuato dalla rivista specializzata utilizzando gli ultimi dati disponibili pubblicati sul portale unico del Ministero dell’Istruzione e del Merito, relativi all’anno scolastico 2022-23, e riferiti agli alunni delle scuole statali e paritarie.

Ma nel primo anno di entrata in vigore della ipotizzata norma sullo Ius scholae anche gli studenti stranieri della secondaria di II grado potrebbero vantare il possesso del requisito di frequenza dei due cicli scolastici (scuola primaria e media) conseguito negli anni precedenti. In questo caso, per il centro Italia, Tuttoscuola calcola che 66.165 alunni potrebbero ottenere la cittadinanza italiana. A livello nazionale, la rivista ipotizza che con lo Ius scholae avremmo, in cinque anni, oltre mezzo milione di nuovi italiani.