Firenze, 11 giugno 2023 – “Non ci sono novità”. Una frase che è angoscia, ansia e attesa. L’angoscia di una città intera per una bambina scomparsa nel nulla. Sparita in pochi minuti, volatilizzata. Ora i carabinieri indagano per riportarla a casa.
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Tutte le piste sono aperte. Ma intanto per un’altra notte Kataleya Mia Alvarez Chicllo, cinque anni, sarà chissà dove, forse portata via da chissà chi. Mentre la mamma Katherine, che è in pena per lei senza sosta da ormai due giorni, ha avuto un malore che l’ha costretta al ricovero in ospedale. E’ una storia che tiene Firenze con il fiato sospeso quella della piccola peruviana. “Chi sa parli, chiami il 112”, è l’appello che circola nei tantissimi post che parlano della bambina.
La cui sparizione avviene in un contesto difficile, fatto di lotta per sopravvivere e di degrado. La piccola abita con la mamma all’ex albergo Astor di via Maragliano. Un tempo accoglieva i turisti, poi ha chiuso durante il covid per non riaprire più.
Chi cercava una casa lo ha occupato. Qualche disperato ha fiutato l’affare, imbastendo un racket delle camere: ci dormi solo se paghi e anche quello non ti garantisce il posto. La mamma di Kata, così chiamano tutti la piccola, nelle scorse settimane si era asserragliata nella sua camera con la piccola: qualcuno voleva impadronirsi di quella stanza. E ora una delle piste riguarda proprio una possibile ritorsione.
"So chi l’ha presa”
«È impossibile che lei si perda da sola, qualcuno l'ha presa e l'ha portata via. Io ho detto ai carabinieri chi possono essere, queste persone». Lo ha detto la mamma, intervistata dal Tg1. Al giornalista che le chiedeva cosa direbbe a queste persone, la donna ha risposto: «Che riportino la bambina, che non se la devono prendere con lei. Questi problemi sono dei grandi, non dei bambini».
Cosa è successo
La vicenda comincia sabato 10 giugno intorno alle 15. Kata gioca con i bambini sotto la sorveglianza dello zio, mentre la mamma è al lavoro. Il ventre dell’ex hotel fa sentire sicuri i piccoli e i genitori, perché qui tutti si conoscono. A un certo punto lo zio la perde di vista. Kata, diranno poi delle telecamere di via Maragliano, proprio verso le 15 mette la testa fuori dall’ingresso principale dell’albergo, poi rientra. Ma a quel punto di lei si perde ogni traccia.
Le indagini
Cosa è successo? Il capitano provinciale dei carabinieri di Firenze, il generale di Brigata Gabriele Vitagliano, non nascone che anche per gli uomini dell’Arma la matassa da sbrogliare non è semplice. Della bambina si è persa ogni traccia. Le segnalazioni di avvistamento possibili si mischiano a quelle di mitomani. Ci sono molte verifiche da fare ma gli indizi sono flebili e tutte le piste restano in piedi. Rapimento per ritorsione? Incidente? Con il passare delle ore la vicenda si fa più intricata. Di Kata non c’è traccia.
L’appello
La comunità peruviana è particolarmente unita. Ed attrezzata a livello social. Ha gruppi Whatsapp, Facebook e Telegram. Su cui girano segnalazioni, foto della bambina. Ci si coordina per creare gruppi che battono palmo a palmo il Parco delle Cascine, via Pistoiese e le zone limitrofe. “Aiutateci a ritrovarla”, scrive la comunità su cartelli che vengono mostrati in una manifestazione nel tardo pomeriggio di una calda domenica 11 giugno. Cartelli rosa con la gente scesa in strada. Ci sono facce tese dall’angoscia, ci sono amiche della mamma di Kata. La donna, dopo un malore e uno svenimento, è stata dimessa dall’ospedale.
L’ex albergo
Sullo sfondo resta l’ex albergo Astor, dove le risse sono all’ordine del giorno, così come lo spaccio. A fare da comune denominatore, il degrado. I carabinieri ispezionano la struttura per due volte. Guardano gli anfratti, salgono sui tetti. Di Kata non c’è traccia e ora tanti inquilini, persone perbene anche loro con figli, sono sgomenti. Una struttura su cui la politica ha a lungo dibattuto. Il Comune a settembre 2022 chiese la chiusura immediata durante una riunione del Comitato per la sicurezza. La vicenda è sempre stata spinosa in questi mesi. Ma i disperati non sono mai stati mandati via.
La cabina di regia
E nel pomeriggio di domenica una cabina di regia è stata convocata dalla Prefettura di Firenze per fare il punto sulle indagini. Le ricerche fino ad ora si sono svolte all'interno dell'immobile e lungo il fiume Mugnone, anche con l'impiego di cani molecolari. Proseguiranno le attività di ricerca anche con l'impiego di personale del volontariato attivato dagli Uffici della Protezione Civile della Città metropolitana e del Comune di Firenze. Il gruppo è permanentemente operativo per monitorare le attività di ricerca. Nel frattempo sono in corso accertamenti su una telefonata che ha riferito di aver ricevuto la madre della piccola che ha fatto sapere alle Forze dell'ordine come un uomo l'abbia contattata e le abbia detto come abbia lui sua figlia.
L’arcivescovo
Nel frattempo la vicenda colpisce gli amministratori locali e i vertici della Chiesa. “Con il passare delle ore – dice l’arcivescovo di Firenze, cardinale Giuseppe Betori – siamo sempre più preoccupati per la scomparsa da casa della piccola Kataleya, la affidiamo alla protezione del Signore, preghiamo e rivolgiamo un invito alla preghiera a tutte le comunità, con la speranza che possa tornare presto dalla sua mamma e dal fratellino. La Madonna sostenga e conforti in questo momento di angoscia la mamma della bambina e tutti i suoi cari. Un pensiero di gratitudine va a tutte le forze dell'ordine e a tutti coloro che senza sosta si stanno adoperando nelle ricerche della bimba e ci uniamo all'appello perché chiunque l'abbia vista o abbia notizie le comunichi subito".
La foto sulle radio e sui taxi
Iniziativa di 24 radio locali toscane del consorzio Media Dab: la foto del disco in onda viene sostituita dalla foto di Kata per avere sempre bene in vista l’immagine della bambina. Inoltre i tassisti della società Coop Tassisti Firenze (Taxi 4242) saranno sintonizzati sempre su una di queste radio per far vedere l’immagine ai clienti.