ORLANDO PACCHIANI
Cronaca

La Multiutility oltre Firenze: "Fatto un buon passo avanti per coinvolgere nuovi territori"

Andrea Rossi, presidente di Intesa, che di fatto rappresenta la posizione di Siena "Dall’assemblea di Alia è uscito un documento importante che punta ad allargare a tutta la regione. Non sarà un progetto industriale per pochi".

La Multiutility oltre Firenze: "Fatto un buon passo avanti per coinvolgere nuovi territori"

Susanna Cenni, sindaca di Poggibonsi

"Dall’assemblea di Alia è uscito un documento importante, perché si parla di una Multiutility inclusiva dei territori che punta a coinvolgere tutta la Toscana e non di un progetto industriale per pochi". Andrea Rossi è il presidente di Intesa, società che detiene il 25 per cento e di fatto rappresenta la posizione di Siena, con i suoi 35 Comuni più altre 13 grossetani e aretini. Oggi si riunisce l’assemblea dei soci, per tracciare la nuova rotta dopo mesi di stallo, tra comunicazioni del cda e la voce dei sindaci, cioè dei soci dell’azienda.

Susanna Cenni, sindaca di Poggibonsi e presidente di Anci Toscana, chiede un nuovo equilibrio, che in parte si sta già delineando: "Le scelte non devono essere frutto di ingegneria aziendale, ma basarsi sulla qualità dei servizi e sugli interessi dei cittadini. E Siena non può semplicemente accogliere decisione assunte in una ristretta parte della Toscana, dobbiamo essere protagonisti". Il riferimento è, tra l’altro, ai patti parasociali tra Alia e Coingas, cioè Firenze e Arezzo, che avevano tagliato fuori Intesa. E anche di questo si discuterà oggi pomeriggio.

Presidente Rossi, cosa uscirà dall’assemblea di oggi?

"Dopo le elezioni in primavera, con il cambio di molti sindaci, e la pausa estiva, era necessario aggiornarsi. L’avevamo già programmata, poi le novità degli ultimi giorni hanno in parte anche cambiato gli scenari. Ascolteremo le voci dei soci".

E il cda cosa proporrà?

"L’assemblea ci ha dato mandato di elaborare un progetto per la Multiutility e su questo stiamo lavorando, ovviamente aggiornandoci in base ai cambiamenti in campo. Siamo pronti ad accogliere i nuovi indirizzi per operare nei prossimi mesi".

Ritiene che proseguirà l’ipotesi di conferimento delle azioni di Estra?

"Il cda opera sulle indicazioni dei soci. Personalmente credo che restare fuori da un progetto che acquisisce valenza regionale sarebbe un problema. Meglio lavorare per essere parte attiva nel percorso".

Siena e tutti i Comuni di Intesa chiedono di tornare protagonisti, dopo la fase di patti parasociali tra Firenze e Arezzo.

"Quell’accordo, oggettivamente, ha posto Siena nelle condizioni di essere esclusa dalle scelte di Estra, per esempio con il vincolo di voto tra i soci che costituiscono la maggioranza. Chiediamo di tornare a essere protagonisti del percorso decisionale e delle scelte strategiche. Siamo uno dei soci fondatori di Estra e abbiamo una partecipazione importante. Il territorio giustamente chiede un riconoscimento".

Però di fatto da mesi, dopo la delibera pilota di Torrita di Siena bloccata dalla Corte dei Conti per la cessione delle quote di Estra, il processo si è fermato.

"Quella delibera era volutamente fatta da un solo Comune, perché volevamo capire se il percorso doveva essere assoggettato a tutti gli adempimenti della legge Madia. La risposta è stata che la legga va seguita e quindi tutti i Comuni soci dovranno adottare una delibera in tal senso".

Per esempio, quindi, le azioni potranno essere cedute solo a fronte di un Piano industriale definito della Multiutility.

"Il percorso seguirà i tempi che si renderanno necessari. L’assemblea di oggi servirà anche a delineare i prossimi passi da seguire".

C’è stato anche un confronto sui dipendenti, per esempio sulla vicenda dei distacchi da Estra energie.

"Per noi è sempre stato un punto irrinunciabile, la tutela dei dipendenti e di una sede a Siena. È scritto a chiare lettere nel mandato che ci è stato conferito. Quindi è un tema che è e sarà ben presente, al di là della questione dei distacchi".

Tornando all’assemblea di Alia, cosa la conforta di più?

"Siena aveva sempre rivendicato il coinvolgimento di tutta la Toscana non per uno spirito campanilistico, ma perché siamo convinti che si debba tenere conto dell’esperienza di un territorio che ha fatto un pezzo di storia della gestione dei servizi, compiendo anche scelte coraggiose e lungimiranti. Mi sembra che questa sia stata la strada imboccata".