MAURIZIO COSTANZO
Cronaca

Firenze ha la sua rosa del colore del giglio. È stata piantata al Giardino delle Rose

Ha la speciale capacità di rifiorire dalla primavera all’autunno. È stata piantata alla presenza dell’assessore Andrea Giorgio, del presidente della società Toscana Orticultura Alberto Giuntoli e dell’ibridatrice del fiore, Beatrice Barni

La Rosa Firenze al Giardino delle Rose

Firenze, 7 luglio 2022 – Una rosa appositamente creata e dedicata alla città: è la rosa Firenze, che questa sera è stata piantata in quel magnifico vivaio a cielo aperto che è il Giardino delle Rose. La rosa di tutti i fiorentini è entrata così a far parte della meravigliosa collezione ospitata in questo splendido luogo, con l’affaccio tra i più affascinanti sulla città. E qui può essere ammirata per lungo tempo: ha infatti la speciale capacità di rifiorire fino all’autunno, ed essendo stata studiata per rendere omaggio alla nostra città, è di colore rosso, per richiamare il giglio. È stata piantata alla presenza dell’assessore all’ambiente e transizione ecologica Andrea Giorgio, del presidente della Società Toscana di Orticultura Alberto Giuntoli e dell’ibridatore di rose Beatrice Barni. “Piantare la rosa Firenze al Giardino delle Rose – ha sottolineato il presidente Alberto Giuntoli - testimonia il riconoscimento dei valori culturali e ambientali che la Società Toscana di Orticultura, da oltre 150 anni, porta avanti con le conferenze, i corsi di formazione e le mostre. Un mondo, quello del giardinaggio, che dobbiamo ricordare come abbia costituito un fondamentale elemento di evasione e di ricreazione nel periodo del lockdown, quando l’obbligo di stare a casa ha concentrato nuove attenzioni nei confronti della cura degli spazi verdi, grandi o piccoli che fossero”. Beatrice Barni, ibridatrice della rosa, ha spiegato l’origine di questo fiore: “La nascita di una nuova rosa incarna perfettamente i valori della pazienza e dell’attesa, dal momento che dall’ibridazione all’editing trascorrono in media sette, otto anni, fino ad arrivare anche a dieci. Durante questo lungo periodo – ha detto Barni - le nuove varietà vengono attentamente osservate e selezionate nei campi di prova, affinché si riesca a individuare quelle con caratteristiche migliori, dalla resistenza alle malattie alla forza e al vigore della pianta, dalla capacità di rifiorire al portamento elegante, senza considerare i numerosi caratteri estetici inerenti al fiore. La rosa Firenze appartiene al vasto insieme delle Rose Paesaggistiche; la capacità di rifiorire in maniera continua dalla primavera all’autunno inoltrato rende questa varietà assai speciale, considerando che le estati italiane sono sempre più calde e le rose tendono per difesa a rallentare la propria attività vegetativa in presenza di alte temperature. Il colore di Firenze è stato scelto appositamente rosso, proprio per richiamare lo stemma del giglio, che fu definito rosso su sfondo bianco quando i Guelfi vinsero sui Ghibellini nel 1251”. “Una rosa così bella e particolare, che porta il nome di Firenze ed è stata creata per la nostra città, è adesso ufficialmente nella collezione del Comune - ha sottolineato l’assessore all’Ambiente e transizione ecologica, Andrea Giorgio -. È una rosa pensata e studiata per rendere omaggio alla nostra città e adesso ha non solo un marchio registrato ma è anche parte ufficiale della collezione di rose che ha l’amministrazione. È la rosa di tutti i fiorentini, che può essere ammirata al giardino delle Rose. Ringrazio la Società Toscana di Orticultura e Beatrice Barni, ibridatrice della rosa, che con il suo lavoro ha potuto donare questo fiore alla città”.