Firenze, 11 febbraio 2023 - Sette anni fa sulla Terra arrivava una vibrazione quasi impercettibile, un'increspatura del cosmo la cui scoperta veniva annunciata l’11 febbraio 2016. Era il primo segnale di un’onda gravitazionale, la cui esistenza era stata ipotizzata un secolo prima da Albert Einstein nella teoria della Relatività Generale. La scoperta A increspare lo spaziotempo, in quel primo segnale catturato sulla Terra, era stato un cataclisma cosmico, ossia la danza vorticosa di due buchi neri che si erano avvicinati fino a fondersi. Le onde gravitazionali prodotte da quell'evento avevano viaggiano per 1,3 miliardi di anni prima di colpire i due strumenti gemelli del rivelatore Ligo, negli Stati Uniti, che formano una rete mondiale con il rivelatore europeo Virgo, dell’Osservatorio gravitazionale europeo (Ego), costruito a Cascina (Pisa) e nel quale l’Italia ha un ruolo da protagonista con l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn). Quella scoperta ha fatto compiere alla conoscenza dei fenomeni cosmici un balzo in avanti paragonabile alla prima volta in cui Galileo Galilei puntò il cannocchiale al cielo ed è valsa il Nobel per la Fisica 2017 ai torici delle onde gravitazionali Kip Thorne, Barry Barish e Rainer Weiss. Cos’era accaduto nello spazio Da quel momento si è aperto una nuova straordinaria pagina per la fisica. Per la fisica è stato un risultato senza precedenti, doppiamente sorprendente perché, oltre a confermare l'esistenza delle onde gravitazionali, ha fornito anche la prima prova diretta dell'esistenza dei buchi neri. Ma cos’era successo esattamente quel giorno? I due buchi neri formavano una 'coppia', ossia un sistema binario nel quale l'uno ruotava intorno all'altro. "Avevano una massa rispettivamente di 36 e 29 volte superiore a quella del Sole. Si sono avvicinati ad una velocità impressionante, vicina a quella della luce. Più si avvicinavano, più il segnale diventava ampio e frequente, come un sibilo acuto; quindi è avvenuta la collisione, un gigantesco scontro dal quale si è formato un unico buco nero. Il primo segnale Il primo segnale che ha confermato l'esistenza delle onde gravitazionali è stato rilevato dallo strumento americano Ligo il 14 settembre 2015 alle 10, 50 minuti 45 secondi (ora italiana), all'interno di una finestra di appena 10 millisecondi. "Avevamo in mano l'indicazione di aver registrato qualcosa di molto significativo", raccontò il coordinatore della collaborazione scientifica Virgo, Fulvio Ricci. Il segnale rilevato da Ligo è stato intercettato in Europa, dall'italiano Marco Drago, mentre era in Germania, ad Hannover, di turno nel centro di calcolo nel quale arrivavano i dati delle due collaborazioni. Ha immediatamente mandato una mail dicendo: "C'è grosso evento, per caso è successo qualcosa di strano nell'interferometro?" E' stato subito chiaro che si trattava di qualcosa di nuovo. "E' stato un evento piuttosto intenso e particolarmente interessante - ha rilevato Ricci - perché nella prima parte era una sorta di funzione oscillante, che aumentava progressivamente di frequenza e ampiezza, fino a raggiungere un picco per poi decrescere progressivamente fino a spegnersi". Nasce oggi Bernard le Bovier de Fontenelle nato l'11 febbraio del 1657 a Rouen, in Francia. Scrittore e aforista francese. Ha scritto: “Il buono ha bisogno di portare delle prove; il bello no.”
CronacaLa scoperta delle onde gravitazionali: era l’11 febbraio 2016