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Arezzo, 20 febbraio 2025 – La Toro Wood tira dritto e rifiuta di incontrare la Cgil
Nessuna garanzia per i lavoratori. Sindacato e lavoratori si preparano a nuove iniziative
La Toro Wood si è rifiutata di incontrare la Cgil per discutere del futuro dei lavoratori adesso Hsg e che a maggio dovrebbero passare nel suo libro paga. “Visto che la Toro non ha acquisito solo lo stabilimento ma anche il ramo d’impresa e quindi attività, macchinari e dipendenti, per noi è scontato che questo passaggio ci debba essere – commenta Alessandro Mugnai, dirigente Filctem Cgil. Scontato per noi ma non per la Toro Wood alla quale avevamo chiesto un incontro proprio per verificare questa strana situazione”. La risposta è stata lapidaria più che sintetica: “vi comunichiamo che abbiamo già discusso sulla questione in occasione del nostro incontro in Prefettura lo scorso 31 Gennaio precisando chiaramente la nostra posizione relativa al Ramo d'azienda”. Di analogo tenore la risposta della curatrice fallimentare che la Cgil aveva invitato all’incontro con l’azienda: “Si ritiene, in sede di prima riunione tenutasi presso la Prefettura di Arezzo, in data 9.1. u.s., di aver ampiamente esaurito le richieste di chiarimenti ed approfondimenti normativi e procedurali che hanno interessato le attività di vendita del ramo d’azienda”. La reazione della Cgil: la richiesta di un nuovo incontro al Prefetto, al quale ha inoltrato le risposte della Toro Wood e della curatrice fallimentare. “E’ evidente – conclude Mugnai – che la Toro Wood non ha alcuna intenzione di proseguire l’attività tessile. Questa volontà cancella una delle eccellenze produttive del territorio, in controtendenza rispetto alle altre imprese del settore. Elimina, soprattutto, 14 posti di lavoro. La Toro Wood appare intenzionata ad andare allo scontro non solo con i lavoratori e il sindacato ma anche con i sindaci del Casentino e quindi con la comunità locale. Ed è altrettanto evidente la sua decisione di non tener conto degli inviti della Prefettura a trovare una soluzione ragionevole. Avrà, da parte dei lavoratori e della Cgil, la risposta che merita”.