Firenze, 6 marzo 2021 - La Toscana resta arancione. Questa la decisione del Ministero della Salute e della cabina di regia sulla prossima settimana, quella dall'8 al 14 marzo, per la regione che ha un Rt intorno all'1.20, al di sotto di quell'1.25 che in teoria farebbe scattare la zona rossa.
Nella serata di venerdì Giani ha deciso con i sindaci interessati sui mini-lockdown in zona rossa per Prato, Siena e per l'Empolese. Che restano tutte arancioni. Dopo aver ponderato i dati nessuna di queste zone sarà rossa, anzi Siena lascia la stessa zona rossa dopo una settimana di lockdown.
Scuole chiuse in Toscana, ecco dove
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Siena esce dalla zona rossa, ma qui le scuole restano chiuse
In serata, dopo la riunione con Eugenio Giani, Siena e provincia escono dalla zona rossa, durata una settimana. Lo annuncia il sindaco De Mossi. Il ritorno all'arancione sarà alla mezzanotte tra domenica e lunedì.
Prato in bilico, ma resta arancione
"Lunedì Prato continua ad essere zona arancione e le scuole resteranno aperte - dice il sindaco di Prato Matteo Biffoni dopo la video-conferenza con Giani -. Una decisione presa con consapevolezza: dati alla mano, non sono le scuole i luoghi più a rischio e i dati di Prato non sono tali per adesso da costringerci a dichiarare zona rossa. Ma non è tutto a posto e ne siamo consapevoli. Proprio perché siamo consapevoli dei numeri, non resteremo ad attendere gli eventi e per quanto di nostra competenza prenderemo nelle prossime ore provvedimenti che possano incidere sul rispetto delle norme anti-Covid soprattutto nelle zone più frequentate come il centro storico e ho già chiesto al Prefetto un'ulteriore stretta sui controlli".
L'Empolese resta arancione
Dopo la riunione dei sindaci con Giani, l'Empolese resta zona arancione. La zona, a causa del numero dei contagi, era rimasta in bilico tra rosso e arancione. Comunicano la permanenza in arancione gli stessi sindaci. "Sulla base delle disposizioni contenute nell'ultimo DPCM e del tasso di contagio - si legge in un comunicato - si è deciso di mantenere l'area della Società della Salute Empolese Valdarno Valdelsa nella stessa fascia di rischio della Toscana. Qualche comune ha numeri più alti, quasi al limite del rosso - spiegano i sindaci - ma questo non giustifica un cambiamento di fascia anche perché la nostra è un'area omogenea che vede città e paesi interconnessi, con una mobilità delle persone legata alle attività produttive e alle scuole. Per questo motivo avrebbe avuto poco senso mettere un singolo comune o due in zona rossa lasciando tutti gli altri in arancione".
La Toscana resta arancione
Resta in zona arancione la Toscana, secondo l'ordinanza firmata dal Ministro della Salute Speranza e che entra in vigore lunedì 8 marzo. La Lombardia da oggi è in fascia arancione rafforzato per volere del governatore Attilio Fontana. Ecco il quadro complessivo. Zona rossa: Campania, Basilicata e Molise. Zona arancione: Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Abruzzo, Emilia Romagna, Marche, Piemonte, Umbria, Toscana e le province autonome di Bolzano e Trento. Zona gialla: Liguria, Lazio, Calabria, Puglia, Sicilia e Valle d'Aosta. Zona bianca: Sardegna.
Giani in diretta Facebook: "Per alcune zone servirà il rosso"
Come da ultimo dpcm, l'articolo 21 offre la possibilità ai presidenti di Regione di introdurre regole più restrittive rispetto al colore in cui è la Regione. "La Toscana è in zona arancione, ma in alcuni territori toscani servirà la zona rossa - dice il presidente della Regione Eugenio Giani in diretta Facebook - In provincia di Pistoia è stata presa la decisione di rimanere in zona rossa". Giani parla di una analisi "per i singoli comuni. Due comuni saranno zona rossa la prossima settimana: si tratta di Cecina, che già ha avuto la zona rossa questa settimana e l'avrà la prossima settimana. Ma anche il comune confinante, quello di Castellina Marittima, in provincia di Pisa sarà zona rossa".
Scuole, ecco i primi comuni che le chiudono
"Secondo la legge - dice Giani - le decisioni sulla scuola sono in caso di circolazione di varianti o in caso di particolare peggioramento epidemiologico. In questo caso dobbiamo provvedere con un'ordinanza. Ho quindi usato il metodo che indica la legge, i 250 contagiati settimanali su 100mila abitanti. I comuni che superano il dato sono 76. Significa un terzo dei comuni toscani. Ho sentito i sindaci e cito i primi dieci. Ecco dove le scuole saranno chiuse: Civitella Paganico (Grosseto), Marciano della Chiana (Arezzo), Lamporecchio, Massa e Cozzile, Ponte Buggianese (tutti e tre in provincia di Pistoia), Castelnuovo Berardenga, Certaldo. Analogo provvedimento a Lucignano. Non faccio l'analisi di tutti e 76. Saranno una trentina i comuni che chiuderanno le scuole. Anche i comuni di Arezzo e Siena chiuderanno totalmente gli istituti".
I numeri della Toscana
"La nostra regione - dice Giani - ha circa 1200 contagiati nella giornata di venerdì 5 marzo. Rispetto ad altre regioni abbiamo una capacità di tenuta e controllo. Siamo in grado di arrivare a 700 posti di terapie intensive e pur nell'aumento dei casi siamo in grado di tenere sotto controllo la situazione. Faccio comunque l'appello a tutti ad alzare la guardia. Un anno fa esatto iniziammo a parlare di lockdown. In Toscana ci furono 305 contagi il 31 di marzo per poi vedere un virus che progressivamente andò in letargo. So che ormai nessuno ne può più dei provvedimenti ma dobbiamo reggere".
Covid Toscana, i dati del 5 marzo: 1231 nuovi casi
I cambi di colore di tutte le regioni
Per Giani i dati globali sul covid, a partire dall'indice di contagio Rt, non dovrebbero portare a un peggioramento di colore. La Toscana dovrebbe dunque restare arancione ma il condizionale è d'obbligo, visto che tra l'altro potrebbero aumentare le zone rosse locali (attualmente sono le province di Siena e Pistoia più il comune di Cecina).
Sono 24mila i nuovi casi in 24h in Italia
Sono 24.036 i contagiati registrati in Italia nella giornata di venerdì 5 marzo. 297 le vittime. 13.682 i guariti. Sono i numeri del bollettino quotidiano sulla pandemia diffuso dal ministero della Salute. Gli attualmente positivi sono 456.470. Di questi, 433.571 si trovano in isolamento domiciliare, 20.374 sono ricoverati con sintomi. In terapia intensiva si trovano 2.525 pazienti: 222 gli ingressi del giorno. Da ieri sono stati processati 378.463 tamponi con un tasso di positività al 6,4% (-0,4%). 5.019.869 le dosi di vaccino somministrate in totale.
In Toscana rischio moderato, ma alta probabilità di peggioramento
Si registra "per la quinta settimana consecutiva un peggioramento nel livello generale del rischio. Solo una Regione, la Sardegna è a rischio basso". Lo sottolinea la bozza del report del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute relativo alla settimana dal 22 al 28 febbraio, con aggiornamento al 3 marzo. "Sono 14 le Regioni e province autonome con una classificazione di rischio moderato: Basilicata, Calabria, Lazio, Liguria, Molise, Piemonte, provincia di Bolzano, provincia di Trento, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto - prosegue il report - Di queste nove hanno una alta probabilità di progressione a rischio alto nelle prossime settimane: Calabria, Molise, Piemonte, le provinca di Trento, Puglia, Toscana, Umbria, Valle d'Aosta e Veneto".
Scuola, è la Regione che deciderà in quali comuni chiuderle
«Sentirò uno per uno i sindaci, in quella sessantina di comuni che hanno nel proprio territorio oltre 250 casi su 100mila abitanti: avrò un colloquio molto concreto con loro, sottoporrò poi questo colloquio al Comitato, e decideremo dove fra i 273 comuni della Toscana chiudere le scuole nella prossima settimana». Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, intervenendo a 'Che giorno è' su Radio1.
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Scuola, la novità del comitato regionale sulle chiusure
«Riunirò questo comitato - ha detto Giani - il Comitato per l'emergenza di prevenzione scolastica, oggi, venerdì 5 marzo, alle 17: in serata prenderà i provvedimenti che andranno in vigore da lunedì prossimo, che avranno una validità settimanale, e ogni settimana li verificheremo». Il governatore toscano ha ribadito di essere un «fautore della didattica in presenza: non a caso sono il presidente di Regione che l'11 gennaio, anche a differenza di molti altri miei colleghi, ha voluto che i giovani delle scuole medie superiori potessero rientrare a scuola».
Giani: "Notizie positive sui vaccini"
«La questione su cui si sta a mio giudizio ben impostando la riunione è la centralità dei vaccini», e «le notizie che ci sono state date all'inizio della riunione sono positive». Lo ha affermato Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, intervenendo a 'Che giorno è' su Radio1, a proposito della riunione sul piano vaccini anti-Covid tra i ministri Mariastella Gelmini (Affari regionali) e Roberto Speranza (Salute), i presidenti di Regione, il commissario all'emergenza, generale Francesco Paolo Figliuolo, e il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio.
Ospedali sotto pressione
Sarà un marzo delicato data la crescita dei contagi, serve la massima attenzione, siamo a uno snodo decisivo", commenta l'assessore regionale alla salute, Simone Bezzini. All'ospedale delle Scotte di Siena sono 104 le persone ricoverate per Covid, un rialzo che ha costretto la direzione sanitaria ad attivare subito la nuova terapia intensiva e a predisporre il trasferimento dei pazienti verso altre strutture. All'ospedale San Jacopo di Pistoia invece i posti letto occupati sono 110, con 19 persone in terapia intensiva che si avvicina verso la saturazione con i suoi 24 posti.
Istituto Superiore di Sanità: "Terapie intensive sotto stress"
Ospedali sempre più sotto stress. Il tasso di occupazione in terapia intensiva a livello nazionale è complessivamente in aumento (26% contro il 24% della scorsa settimana). Il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è in risalita da 2.146 della settimana scorsa a 2.327 (il dato è riferito al 2 marzo). Aumenta anche il numero di persone ricoverate in aree mediche, passando da 18.295 (23/02/2021) a 19.570 (02/03/2021). È quanto compare nel monitoraggio settimane dell'epidemia di Covis dell' Iss e del Ministero della Salute.
L'Rt medio nazionale sale: è sopra l'1
L'Rt medio nazionale raggiunge quota 1,06. È, secondo quanto si apprende il dato all'esame della cabina di Regia che sta analizzando i dati del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute che sarà presentato nel pomeriggio. La scorsa settimana il valore era a 0,99.