
Ritratto di Michelangelo
Firenze, 3 ottobre 2019 - Consentiranno di ripercorrere, quasi giorno per giorno, la vicenda umana e artistica di Michelangelo. Al via il restauro e la digitalizzazione delle carte che fanno parte del nucleo più celebre dell’archivio Buonarroti, costituito dai volumi quarto e quinto con le lettere autografe del grande Maestro. Riguardano la corrispondenza che teneva non solo coi membri della sua famiglia, ma anche con importanti personaggi a lui coevi.
In particolare il volume quarto raccoglie le lettere di Michelangelo al padre Lodovico, ai fratelli Buonarroto, Giansimone e Gismondo, e al nipote Lionardo. Il volume quinto raccoglie invece quelle a importanti personaggi del suo tempo come Papa Clemente VII, Tommaso de’ Cavalieri, Sebastiano del Piombo, Niccolò Quaratesi, Benedetto Varchi e altri. Un tesoro di valore inestimabile che necessitava di provvedimenti di manutenzione e restauro per la sua conservazione. Di cui si è fatto carico l’Ente Cambiano Scpa, attraverso questo prezioso progetto di cui è unico financial partner, che è stato presentato dal direttore di Casa Buonarroti Alessandro Cecchi e dal direttore dell’Ente Cambiano, Ennio Furesi, alla presenza di Antonio Paolucci, Cristina Acidini, presidente pro tempore della Fondazione Casa Buonarroti, e Anna Nicolò, funzionario della Soprintendenza archivistica per la Toscana, che dirigerà il restauro delle carte michelangiolesche.
“Una iniziativa che abbiamo voluto non si fermasse al pur impegnativo restauro delle lettere - ha detto il direttore dell’Ente Cambiano, Ennio Furesi - ma proseguisse anche con la loro digitalizzazione, dal momento che, non essendo possibile consultarle direttamente per motivi conservativi, ciò permetta agli studiosi di tutto il mondo di poter studiare le carte restaurate”. E aggiunge: “L’Associazione degli Amici della Casa Buonarroti, tramite il professor Antonio Paolucci, ha chiesto il nostro intervento, e condividendo questo obiettivo col presidente Paolo Regini e il direttore Francesco Bosio, non potevamo esimerci dal rispondere positivamente a questo appello per l’importanza delle epistole”. Il progetto, proposto e fortemente voluto da Elisabetta Archi, componente e socia fondatrice dell’Associazione Amici della Casa Buonarroti, presieduta dal noto storico dell’arte americano Carl Brandon Strehlke, prevede nel dettaglio un accurato lavoro di revisione e restauro.
Maurizio Costanzo