
Robin Bell
Pietrasanta (Lucca), 22 luglio 2019 - La sua tecnica per ritrarre i fiori in fotografia l’ha reso famoso in tutto il mondo. La particolarità di Robin Bell, è quella infatti di mettere il fiore appena sbocciato all’interno di una sorta di teca, con uno sfondo nero che man mano scompare, così che le fotografie rivelano una straordinaria ricchezza di dettagli. E il 20 luglio, lo scultore canadese, che da tanti anni vive e lavora a Pietrasanta, ha presentato il progetto digitale ‘My flower Portraits’, nell’ambito della rassegna ‘Un fotografo al mese’ ideata dallo studio FPS Foto e Video di Pietrasanta, che prosegue con successo ed entusiasmo.
Il prestigioso ciclo di mostre fotografiche ospita gli scatti dei maggiori fotografi in via del Marzocco, nei locali dello studio fotografico FPS, organizzatore dell’evento. “È un modo per parlare di fotografia attraverso le immagini di diversi grandi autori, e anche un’occasione per conoscere meglio e da vicino le loro passioni e le tecniche usate” spiega Luca Ferrari, fotografo e titolare dello studio FPS. Per quanto riguarda ‘My flower Portraits’ di Robin Bell: “Si tratta di un progetto digitale - aggiunge Ferrari – che si è sviluppato attorno a suggestive immagini di fiori, e si è successivamente concretizzato in una serie di stampe fine-art già apprezzate a livello internazionale”. La rassegna sarà aperta al pubblico presso lo studio FPS fino al 31 agosto.
L’artista Robin Bell, dopo aver terminato il college a Toronto, decise di aprire uno studio a Carrara, essendo, da scultore, attratto dal marmo di pregio della zona, per poi trasferirsi a Pietrasanta per apprendere nei laboratori artigianali del centro, rinomati nel mondo intero, la lavorazione di molti materiali, dal marmo al bronzo ai mosaici, in maniera artistica. E quella offerta dalla rassegna ‘Un fotografo al mese’ è dunque un’occasione unica per tutti gli appassionati, di conoscere meglio e da vicino la tecnica e l’arte di questo fotografo che ha esposto le sue creazioni anche in Cina.
Tutto questo grazie alla preziosa iniziativa dello studio FPS Foto e Video. “Raccontare è sempre stata la nostra passione e in modo del tutto naturale è diventato anche un lavoro – spiega Luca Ferrari - . La pagina ancora bianca di un quaderno, il nastro della mia prima videocamera fino alle schede Sd delle ultime reflex: sono solo dei supporti che aspettano una storia. In FPS posso dire di avere finalmente perso un confine netto fra professione e passione. Tutta l’attrezzatura che abbiamo a disposizione e la tecnica che il nostro lavoro prevede trovano un loro senso solo mettendosi in relazione con le emozioni, con le storie che prendono vita davanti all’obiettivo. FPS riassume tutto questo, è un concetto tecnico ed emozionale. ‘Frame Per Second’ indica la frequenza di cattura o di riproduzione dei fotogrammi che compongono un filmato, e con l’evoluzione del digitale è un parametro che offre a registi e operatori video, infinite possibilità narrative”.
Maurizio Costanzo