REDAZIONE CRONACA

Numerosi furti in tutta Italia, blitz dei carabinieri in un campo nomadi a Prato: arrestato latitante

Così è terminata la latitanza di un 29enne di etnia Sinti plurpregiudicato, colpito da due misure di custodia cautelare ed evaso dagli arresti domiciliari. I militari, dopo aver cinturato il campo nomati, lo hanno catturato in soli due minuti, agendo nel massimo silenzio e velocità

Blitz dei carabinieri (Foto archivio Ansa)

Blitz dei carabinieri (Foto archivio Ansa)

Prato, 30 dicembre 2024 – Con un blitz dei carabinieri in un campo nomadi è terminata la latitanza di un 29enne di etnia Sinti, plurpregiudicato, colpito da due misure di custodia cautelare in carcere della corte di appello di Ancona e del gip di Bologna, ma che era evaso a ottobre dagli arresti domiciliari in una casa di Lido di Camaiore (Lucca). 

I carabinieri lo hanno arrestato la notte scorsa dopo aver cinturato un campo nomadi a Prato dove si era nascosto ed esservi penetrati con un blitz di due minuti per raggiungerlo ed evacuarlo in manette.

Il 29enne è considerato uno dei membri di un gruppo di malviventi, anche loro raggiunti da ordinanze di custodia cautelare in carcere, autori di numerosi furti in più province italiane. Tra i colpi attribuiti alla gang, c'è quello a un'armeria in Emilia Romagna dove vennero rubate numerose armi da fuoco.

I carabinieri di Viareggio, con metodi investigativi tradizionali e con attività tecniche autorizzate dalla procura di Ancona, hanno monitorato i movimenti dei suoi familiari constatando che il 29enne si spostava continuamente da un campo nomadi ad un altro, tra le province di Latina e Prato, sperando di eludere la cattura. Ma poi i militari hanno individuato il covo di Prato dove il 29enne si sentiva sicuro e protetto giacché si era fatto raggiungere dalla moglie e dai figli minorenni.

L'operazione di arresto è stata organizzata tenendo conto di dover agire in un campo nomadi popolato da un centinaio di persone. I carabinieri di Viareggio hanno avuto il supporto delle Api (Aliquota di Pronto Intervento) del Comando Provinciale di Firenze, personale altamente specializzato in grado di assicurare un intervento rapido e risolutore: tra l'ingresso nel campo, la cinturazione dell'obiettivo, la cattura ed esfiltrazione del latitante sono stati necessari appena due minuti, agendo nel massimo silenzio e velocità, senza che i residenti si rendessero conto di cosa stesse accadendo. Ora l'uomo è nel carcere di Prato a disposizione delle rispettive procure competenti di Ancona e Bologna.