ANGELA BALDI
Cronaca

Lavoro, calano gli infortuni ma aumentano le malattie professionali

I dati Inail forniti da Amnil che domenica 13 ottobre celebra la gironata nazionale per le vittime

cantieri

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Arezzo, 10 ottobre 2024 – In ordine di tempo l’ultimo infortunio mortale è stato la caduta dell’operaio di Sansepolcro a Genova dal cantiere del ponte Morandi. Ma gli infortuni sul lavoro purtroppo riempiono le cronache. Lo fanno nonostante le denunce di infortunio secondo i dati forniti dall’Inail, siano in diminuzione nella nostra provincia. Motivo? Secondo il presidente provinciale Amnil Stefano Vasai, per colpa di lavoro nero e subappalti non tutti denunciano i sinistri. Gli ultimi dati disponibili sono quelli della finestra gennaio/luglio 2023-2024. In Toscana le denunce di infortunio sul lavoro sono passate da 27652 in questo arco temporale a 28351, segnano un +2,52%. Ad Arezzo invece si va controcorrente: il confronto tra gennaio-luglio 2023 e 2024 parla di una flessione del -4,6% delle denunce passate da 2494 del periodo gennaio luglio 2023 a 2383 dello stesso periodo di quest’anno. Aumentano invece in maniera esponenziale le denunce di malattie professionali. In provincia di Arezzo siamo anche sopra la media regionale. In Toscana le denunce di malattie professionali sono passate da 6868 a 8338 nella solita finestra gennaio luglio 2023-2024, +21,4%. Ad Arezzo nello stesso arco temporale l’impennata è stata del 21,7% passando da 624 denunce nei primi sei mesi del 2023 a 760 nello stesso periodo di quest’anno. Si rifletterà su tutto questo domenica 13 ottobre nel corso della 74esima giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro organizzata dall’Anmil di Arezzo. Le celebrazioni inizieranno la mattina con la deposizione di una corona di alloro al monumento per le vittime del lavoro in viale Signorelli, quindi la giornata si sposterà a Cortona con la messa in suffragio dei caduti alla chiesa di San Domenico. Seguiranno un corteo e una cerimonia civile in Comune a Cortona e il pranzo sociale. “La variazione tra i primi sei mesi 2023 e 24 ad Arezzo – spiega Stefano Vasai Presidente Provinciale Amnil - è leggermente migliorata sul fronte denunce di infortunio segnando un -4,6% . Molto peggio fanno registrare le malattie professionali che invece aumentano del 21,7% secondo i dati Inail”. Come mai questa impennata delle malattie professionali a fronte di una retrocessione delle denunce di infortunio? “Il grosso incremento delle malattie professionali oggi è il risultato di scarse misure di prevenzione adottate in passato nelle imprese – continua Vasai – i lavoratori o i pensionati di oggi denunciano malattie correlate ad ambienti di lavoro del passato. Ma il fatto che gli infortuni denunciati diminuiscano non deve farci abbassare la guardia. Il dato statistico infatti riguarda solo gli infortuni denunciati. Spesso si preferisce non denunciare soprattutto se si tratta di subappalti e lavoro in nero”. I settori più a rischio? Per il presidente dell’Amnil di Arezzo nella nostra provincia restano edilizia e agricoltura per quanto riguarda gli infortuni. “I settori più colpiti da infortuni sul lavoro anche guardando alle cronache sono l’edilizia, basti pensare all’ultimo caso accaduto a Genova sulla struttura del ponte Morandi all’operaio di Sansepolcro che lavorava per una ditta di carpenteria, e poi l’agricoltura. Nel nostro territorio ci si fa male in aziende agricole spesso sui trattori. Anche il settore orafo crea dei rischi che per noi si legano soprattutto alle malattie professionali, ma ci sono anche criticità legati alle ditte che lavorano il cemento. La giornata di domenica sarà occasione per una riflessione e un’analisi della cause di infortuni. Grazie al rapporto di collaborazione con l’Itis i nostri testimonial continuano ad andare nelle scuole perchè al di là della normativa è importante fare cultura della sicurezza tra i giovani. Siamo contenti del disegno di legge che prevede la materia sicurezza sul lavoro all'interno dell'educazione civica nelle scuole, questo permetterà di spiegare ai dirigenti e imprenditori di domani e buone pratiche”.