REDAZIONE CRONACA

Lavoro in Toscana, nel turismo del futuro richiesti manager green e addetti alla cucina

L'indagine di Demopolis, che ha intervistato oltre cento imprenditori

Uno dei risultati dell'intervista di Demopolis

Uno dei risultati dell'intervista di Demopolis

Firenze, 1 giugno 2021 - Sono stati presentati in Toscana, nel corso di un living lab promosso dal Comune di Capannori, i risultati dell’indagine sui fabbisogni occupazionali e di servizi nel settore del Turismo, condotta dall’Istituto Demopolis, in collaborazione con i partner del progetto Action nell’ambito del programma Interreg Marittimo.

Il 75% degli imprenditori del turismo ritiene oggi che l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità rappresenti un’opportunità vincente di sviluppo aziendale. E azzardano una previsione: per 6 intervistati su 10, la tendenza vincente del prossimo triennio sarà il turismo ambientale e sostenibile.

“La conversione della filiera turistica verso modelli di economia circolare rappresenta una grande opportunità di crescita per tutta l’area territoriale interessata” ha detto Luca Menesini, sindaco di Capannori, il Comune toscano che ha guidato nell’ultimo triennio il partenariato italo-francese del progetto Action. 

“L’idea di un’economia “verde e blu”, di uno sviluppo nel segno della sostenibilità, piace ad ampi segmenti dell’opinione pubblica. Ed ancora di più ai cittadini toscani, la cui attenzione – ha spiegato il direttore di Demopolis Pietro Vento – è particolarmente cresciuta negli ultimi anni, anche a causa di una maggiore preoccupazione avvertita nella regione sulla qualità dell’ambiente.  Investire su processi di economia circolare può favorire riconversioni innovative delle aziende e, soprattutto, contribuire alla nascita di nuovi posti di lavoro, all’insegna dello sviluppo sostenibile: ne è convinto – ha concluso Pietro Vento - il 60% dei cittadini toscani, con una percentuale superiore alla media nazionale rilevata dal Barometro Politico Demopolis”. 

Il progetto Action dimostra oggi tutta la sua attualità e la capacità di visione su cui si è investito a partire dal 2017: la sfida di creare nuova occupazione all’insegna dello sviluppo sostenibile. Oggi, la medesima filosofia progettuale di Action è obiettivo centrale delle agende politiche nazionali ed europee, ed è mission del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza varato dal Governo Draghi: nello specifico, insieme alla cultura, il turismo merita un capitolo dedicato all’interno del PNRR, proprio per il protagonismo che può esprimere nella transizione verde e nella sfida dell’economia circolare.

L’Istituto Demopolis, in collaborazione con il partenariato italo-francese del progetto Action in seno al programma Interreg Marittimo, ha intervistato dirigenti e manager di 130 imprese che operano nel comparto del turismo per individuare i fabbisogni di servizi, di competenze e di nuova occupazione. 

"Ben oltre i dati congiunturali, di peculiare interesse è l’analisi delle nuove figure professionali segnalate dalle aziende e ritenute strategiche per i prossimi anni. Fra i profili che potrebbero risultare funzionali al turismo, all’insegna dell’economia circolare, la porzione più corposa di imprenditori individua i “Green manager”, professionisti responsabili della sostenibilità della struttura e delle opportunità di sviluppo; un terzo ricorda l’utilità degli “Energy manager”, figure chiave per l'uso razionale dell'energia, e 3 su 10 citano gli specialisti nelle politiche territoriali di sviluppo sostenibile.

Dai racconti delle imprese del turismo emergono le potenzialità della rivoluzione Green: l’uso efficiente delle risorse può diventare modello di sviluppo vincente. L’Istituto di ricerche diretto da Pietro Vento ha individuato questa crescente consapevolezza: si tratta innanzi tutto della tutela e salvaguardia dei luoghi e dell’ambiente, ma l’investimento in sostenibilità – secondo 2 imprenditori su 3 - offre anche indubbi vantaggi di immagine e permette di puntare all’acquisizione di nuovi segmenti di mercato ed ad un aumento di competitività per capacità di differenziazione nel contesto dell’offerta turistica.

Demopolis ha effettuato anche una ricognizione dei requisiti e delle competenze trasversali ritenuti importanti per l’inserimento lavorativo. Nell’esperienza dei vertici delle imprese del turismo intervistate, la conoscenza delle lingue (81%) e la forte motivazione al lavoro (78%) sono condizioni prioritarie per l'inserimento occupazionale nel settore.

Per il 70%, servono capacità comunicative e relazionali ed un’ampia dose di disponibilità e flessibilità, anche negli orari di lavoro. Oltre la metà degli intervistati cita inoltre fondamentali capacità organizzative (65%), l’utilità di esperienze pregresse (60%) e di allenare e sviluppare capacità di problem solving (57%). Accanto all’inglese, che oggi è prerequisito, ed al francese, idioma transfrontaliero, fra le lingue richieste, il tedesco (45%), il russo (33%) e lo spagnolo (30%) sono le principali. 

Non smettono di funzionare le antiche occupazioni nel turismo. Ad esempio, la maggioranza assoluta degli intervistati prevede una richiesta di personale d’hotel (60%), di addetti al ricevimento e all’accoglienza (51%), ma anche di personale di cucina (45%), camerieri (40%) e cuochi (38%).

In un contesto di crescente “fluidità” del mercato turistico mondiale, nonché di “volubilità” estrema dei relativi flussi, nell’ambito dei servizi destinati al turismo, fra le figure di maggiore interesse individuate dall’indagine Demopolis, si segnalano gli organizzatori dell’offerta turistica (43%), ma anche gli esperti di marketing e di comunicazione (41%) e gli intermediari turistici e di vendita on line (40%).

 

 

I risultati della ricerca, curata dall’Istituto Demopolis con i partner del progetto Action, sono stati pubblicati nell’ambito del programma Interreg Marittimo Italia-Francia, in un volume dal titolo “Un futuro verde e blu: fabbisogni occupazionali e di servizi del Turismo e della Nautica nel segno della sostenibilità”. Approfondimenti su www.demopolis.it