Lavoro, Uil: «In Toscana aumentano ore di Cig e ammortizzatori»

Prato, Arezzo e Pisa sono le tre province più in difficoltà

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Arezzo, 4 settembre 2024 – Tra gennaio e luglio in Toscana si è registrato "un sensibile aumento" delle ore di cassa integrazionee, in generale, dell'utilizzo degli ammortizzatori sociali rispetto al 2023. Confrontando i dati dello scorso anno la Uil, nell'ultima rilevazione, spiega come nel primo semestre del 2024 ci sia stato un aumento delle ore autorizzate per gli ammortizzatori del 42,2%, dato che sale al 49,2% se, ai primi sei mesi dell'anno, si aggiung e anche luglio. Si tratta, osserva il sindacato, di "un aumento di sette punti percentuali che ha spostato la Toscana dal sesto al quinto posto in Italia per variazione in aumento di ore autorizzate". Stessi numeri sulla solacassa integrazione anche se la Toscana resta settima in Italia:

la variazione del primo semestre confrontato al 2023 è stata del +41,7%; nell'ultima analisi il dato arriva al +49%, con un delta di 7,3 punti. La cassa integrazione straordinaria, invece, passa dal +4% della prima rilevazione al +11,6% dell'ultima.All'interno di questa dinamica, Prato,

Arezzo e Pisa "sono le tre province più in difficoltà. Non

solo continuano ad aumentare le ore, ma lo fanno in modo

più che proporzionale rispetto all'ultima

rilevazione". Così Prato passa dal +104,8% al +124,5%;

Arezzo dal +107,6% al +130,7%; Pisa dal +96,2% al +132,9%. Il dato è confermato anche nella classifica delle prime quindici province italiane per aumento delle ore di cassa integrazione: nella prima rilevazione c'era solo

Arezzo (quattordicesima), nell'ultima oltre ad Arezzo (undicesima) ci sono Pisa (decima) e Prato (dodicesima). "Da menzionare il caso fiorentino": la variazione passa dal +64,9% al +74%, il che lancia il capoluogo toscano al terzo posto in Italia (prima era tredicesima) per numero di ore totali di cassa integrazione.