DAVIDE COSTA
Cronaca

Le autostrade dei pellegrini. In cammino tra storia e natura, è un’avventura dell’anima

Passione Francigena (da Canterbury a Roma): dalla Cisa è piena di sorprese e attira turisti Per la Via degli Dei lungo i sentieri dell’Appennino tra Bologna e Firenze cresce il successo

Il percorso della Francigena sul ponte medievale di Casalina, vicino Pontremoli

Il percorso della Francigena sul ponte medievale di Casalina, vicino Pontremoli

Firenze, 16 luglio 2023 – Zaino in spalla e via, lungo i molti cammini che attraversano Toscana e Umbria. Sono sempre di più le persone che decidono di trascorrere alcuni giorni lungo la rete sentieristica del centro Italia. Che siano pellegrini, quindi persone in cerca di un’esperienza personale forte, o camminatori affascinati dai paesaggi, i numeri attestano un’esplosione del turismo slow. La via Francigena, che collega Canterbury a Roma, è sicuramente il cammino più frequentato del centro Italia: dal passo della Cisa al confine col Lazio sono sedici le tappe che attraversano la Toscana (circa 380 chilometri), alcune di particolare pregio paesaggistico e tutte percorribili anche in bicicletta. Una vera e propria "autostrada dei pellegrini", che negli anni si è sviluppata non solo dal punto di vista della segnaletica e della manutenzione della sentieristica, ma che è riuscita a creare anche una serie di infrastrutture turistiche in grado di offrire ai camminatori tutti i livelli di ospitalità: dagli alloggi low cost alle strutture di charme.

Nei periodi di alta stagione (tarda primavera e inizio autunno) non è difficile imbattersi lungo il percorso in famiglie, compagnie di amici, scout e gruppi parrocchiali. Info: www.viefrancigene.org. L’altro cammino divenuto famoso (e molto battuto) nell’ultimo decennio è la Via degli Dei, che collega Bologna e Firenze lungo i sentieri dell’Appennino. Le tappe per chi la percorre a piedi sono sei, che si dimezzano in caso si decida di utilizzare la bicicletta. Anche in questo caso l’ospitalità è particolarmente diffusa e lungo il percorso sono molte le strutture ricettive che propongono sia alloggio che la possibilità di ristorarsi con la cucina tipica del crinale appenninico. Info: www.viadeglidei.it.

Molto bello dal punto di vista paesaggistico, poi, è il Cammino di San Bartolomeo, che unisce il paese di Fiumalbo (sull’Appennino modenese) a Pistoia: un centinaio i chilometri percorribili in cinque tappe che attraversano alcune tra le zone più belle della montagna pistoiese. Il cammino collega i luoghi dedicati al culto di San Bartolomeo fra Emilia e Toscana: Fiumalbo, Cutigliano, Spedaletto e Pistoia. Info: www.camminodisanbartolomeo.com. E proprio Pistoia rappresenta il crocevia di cinque cammini: oltre al già citato San Bartolomeo, il Cammino di San Jacopo, la Via Romea Strata, la Via Francesca della Sambuca e la Via Romea germanica imperiale. Di questi segnaliamo in particolare il Cammino di San Jacopo: sei tappe tra Firenze e Livorno, che negli ultimi anni ha fatto registrare numeri interessanti (www.ilcamminodisanjacopo.it). Imperdibile, poi, la Via Vandelli: da Modena a Massa attraverso l’Appennino e le Alpi Apuane. Sette tappe per 170 chilometri non solo molto belli dal punto di vista naturalistico, ma che permettono anche di ripercorrere la storia del Ducato Estense e molti dei suoi simboli del potere: il palazzo estense di Modena, quello di Sassuolo, di Pavullo, la Rocca di Castelnuovo e il palazzo ducale di Massa.

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