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Legge fine vita, il centrodestra della Toscana ricorre al collegio di garanzia: per 30 giorni non potrà essere promulgata

Il centrodestra in Consiglio regionale della Toscana ha presentato ricorso al collegio di garanzia statuaria per la verifica di conformità, rispetto allo statuto della Regione, della norma sul suicidio medicalmente assistito. Marco Stella: “Gli effetti sono sospesi fino alla decisione”

Legge fine vita in Toscana, il centrodestra ricorre al collegio di garanzia

Legge fine vita in Toscana, il centrodestra ricorre al collegio di garanzia

Firenze, 15 febbraio 2025 – Un temporaneo stop alla legge sul fine vita. Il centrodestra in Consiglio regionale della Toscana ha presentato ricorso al collegio di garanzia statuaria per la verifica di conformità, rispetto allo statuto della Regione, della norma sul suicidio medicalmente assistito, approvata nei giorni scorsi. Lo hanno annunciato i capigruppo di Forza Italia, Marco Stella, di Lega, Elena Meini e di Fdi, Vittorio Fantozzi. Il collegio di garanzia ha fino a 30 giorni di tempo per esprimersi. Questo significa che durante questo lasso di tempo la legge non può essere promulgata

I sottoscrittori dell'istanza depositata chiedono "un parere di codesto collegio di garanzia, al fine di conoscere se la legge regionale in materia di assistenza sanitaria al suicidio medicalmente assistito – ancorché dichiaratamente recante modalità organizzative -, in assenza di una legge statale che assicuri la necessaria uniformità, risulti conforme allo Statuto della Regione Toscana", come si legge nel documento.

"L'effetto immediato - ha spiegato Stella - è che la legge va in regime di standby, non può essere promulgata, non può andare sul Burt. Gli effetti delle legge sono sospesi fino alla decisione del collegio di garanzia. C'è una presa in carico del collegio di garanzia che, nel giro di pochi giorni, decide se il quesito è fondato o no. In caso positivo ha 30 giorni per esprimersi sul fatto se la legge sia conforme allo statuto. Noi siamo convinti di no".

Per Meini "una Regione non può decidere in modo autonomo su un tema come questo. Il Pd si è aggrappato a una sentenza della Corte che però non dice questo". Per Fantozzi "anche questo è stato un tema votato alla strumentalizzazione delle sirene elettorali presenti in casa del Partito democratico e non solo".

Prima della discussione della legge da parte del Consiglio regionale, il presidente Antonio Mazzeo aveva respinto un'istanza di Stella che chiedeva il parere preventivo al collegio regionale di garanzia.