REDAZIONE CRONACA

"Mai Soli": una legge per gli orfani dei caduti sul lavoro

È stata presentata dalla Lega in Consiglio Regionale

Sostegno ai minori

Firenze, 8 luglio 2021 - Il caso di Luana D’Orazio, la giovane donna e madre, morta a Prato a causa di un infortunio sul lavoro, risucchiata dall'orditoio a cui lavorava per assicurare un futuro a suo figlio, di 5 anni, ha fatto emergere il problema in tutta la sua urgenza. Così come il caso di Federico Regoli, giovane padre di due bambini, rimasto vittima il 26 maggio scorso di un tragico incidente sul lavoro a Castiglione della Pescaia. Hanno acceso nuovamente un faro su un tema importante quanto delicato e complesso, come la sicurezza sul lavoro. E allo stesso tempo impongono una azione politica e amministrativa per garantire un sostegno a favore dei minori che restano orfani di un genitore caduto sul proprio posto di lavoro; Proprio per far fronte a questa necessità, è stata appena presentata dalla Lega in Consiglio Regionale la proposta di legge per aiutare i minori orfani di caduti sul luogo di lavoro. “In Italia, ogni anno, ci sono tanti casi come quello di Luana D’Orazio – scrive in un post Elisa Montemagni della Lega - con altrettanti bambini che rimangono senza un genitore e senza certezze per il proprio futuro.  La politica su questi temi deve superare le differenze fra schieramenti politici e deve avere la sensibilità e la forza per aiutare questi bambini, ridando loro un briciolo di speranza.  Per questo motivo nasce il progetto di legge del gruppo Lega che abbiamo chiamato #MaiSoli con cui la Regione si impegna a dare un contributo mensile a tutti i minori orfani di caduti sul lavoro, fino al raggiungimento della maggiore età. Sono orgogliosa di esserne la prima firmataria perché sono convinta che questa legge possa rappresentare un contributo positivo in termini di progresso e di civiltà per la nostra amata Toscana”. La protezione sociale dei minori è una finalità prevista dallo Statuto della nostra Regione, che impone un intervento legislativo volto a tutelare i figli minori rimasti orfani di uno o entrambi i genitori, deceduti durante lo svolgimento della propria professione. Se da un lato infatti, è compito della Regione perseguire “il diritto al lavoro e adeguate forme di tutela della dignità dei lavoratori, prima tra tutti quella di garantire il diritto alla sicurezza dei luoghi di lavoro”, dall’altro, non di minore importanza, il dovere della Regione di garantire “il diritto dei minori ad interventi intesi a garantirne la protezione sociale”. Per assolvere a quest’ultima delle sue finalità prioritarie, questa presente proposta prevede uno specifico contributo mensile, pari a 300 euro, per i minori residenti in Toscana rimasti orfani in conseguenza di incidenti mortali sul posto di lavoro di uno o di entrambi i genitori. Secondo una stima statistica, elaborata a partire dai dati disponibili sul sito di Inail, sono circa 400 i minori toscani rimasti orfani negli ultimi 10 anni, per la perdita di uno o entrambi i genitori in conseguenza di infortuni sul lavoro. Questa proposta di legge intende regolare un sistema di sostegno mensile denominato “contributo regionale Mai Soli” per tutti i minori toscani che hanno perso un genitore in conseguenza di infortunio sul lavoro, fino al compimento della maggiore età. Un contributo economico per il loro mantenimento pari a 300 euro mensili, per ogni genitore caduto sul lavoro. Il contributo regionale, utile al mantenimento del minore che ne è il beneficiario, è erogato al genitore in vita che eserciti la responsabilità genitoriale o alla famiglia adottiva oppure alla famiglia affidataria, comunque al tutore legale. Tra i requisiti richiesti, al fine di beneficiare del contributo, è previsto un parametro Isee del nucleo familiare del minore inferiore ai 40mila euro anno, il riconoscimento da parte delle autorità preposte che il decesso sia avvenuto a causa di infortunio mortale sul lavoro, e la residenza in Toscana per i minori orfani di caduti sul lavoro. Per l’attuazione della presente proposta di legge si prevede che la Giunta regionale emani uno specifico regolamento finalizzato a definire le procedure per accedere al contributo, delimitando anche i casi di revoca e sospensione.   Maurizio Costanzo