Firenze, 16 maggio 2015 - CARA NAZIONE, sono incuriosita dalla proposta di Beppe Grillo, di dare 780 euro al mese a chi non ha lavoro. Mi sembrerebbe un provvedimento giusto, ma come farà lo Stato a trovare i fondi? Non vorrei che si trattasse della solita promessa elettorale, alla quale ormai i partiti ci hanno abituato.
Antonella Neri, Pisa
PIÙ TUTTO per tutti. I politici ci hanno abituato così. Promesse declinate in mille modi, dai posti di lavoro alle dentiere, dai bonus agli arretrati. Ora Grillo si sbatte addirittura per un reddito di cittadinanza che non c’è in nessuna parte del mondo ma che potrebbe diventare un nuovo modello di welfare se interpretato nella maniera giusta e se la misura non dovesse finire per premiare i vagabondi. In realtà la proposta di legge immagina 780 euro al mese per chi ha cercato lavoro seriamente ma non l’ha trovato e a chi purtroppo si trova a spasso contro la sua volontà. Scatterebbe un’integrazione anche per chi è sotto quella cifra. Si tratta del reddito minimo garantito che invece esiste in molti paesi per tutelare soprattutto i giovani precari che spesso rimangono senza cassa integrazione e senza sussidi. Grillo però dovrebbe anche dirci quanto costerebbe alle casse dello Stato, prima di imbattersi in un’altra sentenza della Consulta che fa saltare il banco, come quella sul blocco delle pensioni.