Firenze, 9 agosto 2014 - CARO DIRETTORE, che cosa pensa del caos che sta provocando lo scambio di embrioni e la lite giudiziaria fra due coppie, che cercavano la felicità di un figlio e rischiano di essere condannati a una vita di polemiche? La legge italiana si fa sempre trovare impreparata di fronte ai cambiamenti della società e a quelli della scienza. Siamo un Paese che vive ancora nel medioevo.
Luigi Serni, Cavriglia (Ar)
C’ È BISOGNO di una legislazione chiara, soprattutto sulla fecondazione eterologa (compatibilità fisica, diritto di conoscere i genitori biologici). A prescindere. Ma temo che non sarà sufficiente a chiarire il dilemma etico che la scienza introduce in questo settore, come dimostra la vicenda dello scambio di embrioni. Il traffico fra genetica e sentimenti non potrà mai essere disciplinato da una legge, perché ogni coppia e il loro figlio (anche diventato adulto) avranno sensibilità e maturità diverse fra loro. Ci chiediamo oggi se sia giusto o no mantenere l’anonimato dei donatori nel caso di fecondazione eterologa: come potrà reagire un uomo, ancorché adulto, quando dovesse apprendere di avere quattro genitori? Sono contraddizioni che derivano dall’aver modificato un equilibrio e una dinamica naturale. Legittima espressione del progresso scientifico (al di là delle convinzioni morali e religiose), ma anche scelta consapevole di cui assumersi ogni conseguenza.