PIER FRANCESCO NESTI
Cronaca

Licenziamenti Gkn, fine pena mai: l’azienda vuol riaprire la procedura ma il commissariamento è fattibile

La vertenza va avanti da tre anni, quando a 422 lavoratori venne detto di andare a casa con una mail. La Regione stanzia fondi per chi è senza stipendio da mesi. I sindacati chiedono aiuto al governo

Uno dei tanti cortei di protesta degli operai del Collettivo di fabbrica

Uno dei tanti cortei di protesta degli operai del Collettivo di fabbrica

Firenze, 10 luglio 2024 – Una nuova informativa, spedita dall’azienda pochi giorni fa, in cui si annuncia l’intenzione di voler riaprire una nuova procedura di licenziamento collettivo. E, al tempo stesso, in base ad alcune "interlocuzioni informali" del sindacato con il Ministero, "una apertura verso il commissariamento di Qf". Queste le principali novità emerse ieri presso la ex Gkn, oggi Qf, a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, in sede di presentazione dell’iniziativa di venerdì 12 luglio in città a tre anni dall’inizio della vertenza. A illustrarle la Rsu e Stefano Angelini, segretario generale Fiom Cgil Firenze-Prato-Pistoia. Sono stati loro a fare il punto della situazione da quel luglio del 2021 quando, con una e-mail, venne annunciato il licenziamento degli allora oltre 400 operai.

Da quel giorno sono passati "tre anni di assemblea permanente e di una mobilitazione imponente dei lavoratori". Il Tribunale, Rsu e Fiom Cgil hanno ribattuto su un altro aspetto, il recente pronunciamento del Tribunale di Firenze che "ha confermato la sentenza del 27 dicembre scorso per attività antisindacale e che obbliga l’azienda, rimasta ferma sui suoi passi, all’attivazione della 234, sospesa unilateralmente a marzo, dichiarando che non ci sarebbero stati più licenziamenti collettivi". La richiesta di commissariamento. "Da tempo – hanno detto - chiediamo al Governo il commissariamento dell’azienda perché serve una controparte e ci risulterebbe un’apertura in tal senso. Se così fosse, allora non c’è più tempo da perdere perché i lavoratori sono stremati". E ancora: "Sappiamo che servirebbe una deroga, in quanto il commissariamento può avvenire per legge in presenza di almeno 250 lavoratori in forza; ora in Qf sono circa 140, ma ricordiamo che la prima volta che abbiamo chiesto l’amministrazione straordinaria, la forza lavoro era sopra la soglia. In altri casi il Governo ha usato delle deroghe". La Regione. "La richiesta di commissariamento arriva anche dalla Regione, che ha messo in campo ristori di 3.000 euro ai lavoratori e l’iter su una legge sui consorzi di sviluppo industriale. Impegni che senza un commissariamento rischierebbero di essere vanificati".

Regione che oggi pubblicherà il bando di sostegno per i lavoratori che, pur senza essere licenziati, siano privi di stipendio e di ammortizzatori sociali da almeno 6 mesi: l’indennità è pari a 750 euro al mese per un massimo di 4 mesi e potrà essere erogata chiedendo un anticipo di 3.000 euro in un’unica soluzione o un anticipo di due mensilità a cui potrà seguire un’ulteriore richiesta di 1.500 euro. "Sono sempre stato al fianco dei lavoratori ex Gkn – ha detto il presidente Giani - e questa misura ne è la riprova. Questa è la Toscana che lotta per il lavoro, una Toscana che non si arrende di fronte alle difficoltà e che si batte per i diritti di tutti". Gli scontenti. Chi invece non ha apprezzato quanto emerso ieri sono i lavoratori Qf estranei al Collettivo di fabbrica: "Apprendiamo con rammarico la scelta di Fiom Firenze–Prato-Pistoia, che ha deciso di informare prima la stampa e non i lavoratori Qf in merito alla lettera dell’azienda con cui esprime l’intenzione di voler riaprire la procedura del licenziamento collettivo. Vorremmo sapere a quale data risale tale missiva e, soprattutto, se la procedura è in base alla legge".