STEFANO BROGIONI
Cronaca

Esami ’facili’ alla Link, poliziotti tutti prosciolti

Abbracci e lacrime alla lettura del dispositivo del gip. Crollata l’accusa. Vanno a giudizio i vertici del campus

Scotti

Firenze, 18 febbraio 2022 - Alla lettura della sentenza, nella medesima aula in cui la procura aveva chiesto condanne anche a 4 anni e una pioggia di rinvii a giudizio, l a tensione si è sciolta. E per i poliziotti, quasi tutti iscritti o ex iscritti al sindacato Siulp, quotidianamente impegnati a dar la caccia ai banditi, che si erano ritrovati imputati nel processo per i presunti “esami facili“ all’università Link Campus di Roma, il patire si è trasformato in abbracci, messaggi di vittoria alle famiglie e agli amici, e perfino lacrime. «In questo processo avrebbero dovuto stare tra le persone offese", sintetizza uno dei legali, l’avvocato Stefano Buricchi, assieme al padre Carlo impegnato con altri colleghi nell’accorata difesa di una sessantina di uomini e donne in divisa, ricordando che qualcuno aveva preso anche un prestito per pagarsi il corso di studio con il miraggio di avanzare di grado, abbandonare la strada dove ogni giorno rischiano la vita, fare turni spesso massacranti. "Raramente ho avvertito tanta sofferenza umana e tanta gioia per l’esito del procedimento da parte dei miei asisititi - rincara l’avvocato Federico Bagattini -. Anche in questa occasione hanno dimostrato la cifra della loro dignità umana e professionale che ha loro consentito di aspettare compostamente questo risultato senza mai perdere fiducia nella giustizia. Ora con più entusiasmo che mai torneranno per strada a tutelare la sicurezza ed i diritti dei cittadini". L’accusa esce malconcia dall’udienza preliminare. Il giudice Antonella Zatini ha quasi azzerato l’impostazione accusatoria del pm Christine Von Borries. Di 69 imputati, ne vanno a processo “appena“ nove. I più "vip": l’ex ministro Vincenzo Scotti, presidente della Link, e il segretario del sindacato Siulp Felice Romano. E poi: Pasquale Russo, in qualità di direttore generale dell’università, il rettore Claudio Roveda, il vicepresidente del Consiglio della Scuola Stefano Mustica, i dipendenti della Link Andrea Pisaniello e Luca Fattorini, Carlo Cotticelli, considerato un collaboratore di fatto della Link, e Alessandro Pisaniello, componente del direttivo nazionale del sindacato di polizia Siulp. I reati contestati, a vario titolo, sono falsità materiale e ideologica e associazione a delinquere. Crollato tutto il resto. A cominciare dalle prove d’esame che, secondo l’accusa, sarebbero state “taroccate“; anche i docenti, imputati, sono stati prosciolti: erano accusati di falso, un’accusa potenzialmente devastante per il prosieguo della carriera in divisa. "Evidentemente se i poliziotti sono stati assolti le prove d’esame non erano state falsificate", commenta l’avvocato Jacopo Folco Peruzzi.