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'L'Italia in scena': presentato a Firenze il libro di Federico Mollicone

Il saggio del deputato di Fratelli d'Italia affronta temi diversi: la cultura, l'editoria, la pandemia, ma anche la cybersecurity e l’immigrazione

La presentazione del libro

Firenze, 15 novembre 2021 - È stato presentato anche a Firenze il libro “L’Italia in scena” del deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone. Un saggio che intende ripercorrere tre anni di lavoro e di battaglie fuori e dentro il Palazzo e che tocca quindi temi diversi: la cultura, l’editoria, la pandemia, ma anche la cybersecurity e l’immigrazione. Pubblicato dai Libri del Borghese, comprende una lunga intervista al deputato realizzata da Gian Marco Chiocci, una raccolta degli atti parlamentari su temi diversi e l’introduzione di Giorgia Meloni. Alla presentazione, avvenuta nei giorni scorsi nella sede del Consiglio regionale della Toscana, il presidente del gruppo consiliare di Fdi Francesco Torselli, il coordinatore regionale Fabrizio Rossi e Massimiliano Simoni, presidente nazionale cultura e innovazione con delega al teatro e allo spettacolo. Fra i temi del libro, quello dell’egemonia culturale della sinistra. «Da Gramsci in poi – ha spiegato Mollicone - in Italia, una minoranza particolarmente attiva è diventata culturalmente egemone grazie a un pensiero strategico e “lungo”. La destra ha una cultura forte, ma deve renderla più aggregativa. Dobbiamo imparare a nostra volta essere più “strategici”. E occorre difendere sempre il pluralismo culturale. Sono favorevole, per esempio, al fatto che nei Cda delle istituzioni culturali sia sempre garantita una rappresentanza dell’opposizione, qualunque essa sia. È un modo per assicurarsi che la cultura non sia mai di parte». Intanto, proprio per difendere la cultura nella crisi economica aperta anche in Italia dalla pandemia, l’autore ha lanciato alcune idee operative. «Come Fdi – ha spiegato - stiamo facendo una battaglia per permettere di detrarre le spese del “consumo culturale”. Come le medicine sono la cura del corpo, la cultura è la cura dell’anima e deve beneficiare di detrazioni in base all’Isee». E poi un riferimento alla Toscana: dall’annuncio di un “question time” per chiedere chiarezza sui fondi destinati a Volterra e per sollecitare un maggior sostegno economico alla città, alla richiesta di modificare le linee di sviluppo delle città d’arte «che da un lato sono soffocate da vincoli e dall’altro vede nascere minimarket senza alcun criterio». Lisa Cardi