Monica Pieraccini
Cronaca

Lo scatto perfetto del Monviso dalle colline di Camaiore: la meraviglia a 270 chilometri di distanza

Fabio Longaron, studente di Massarosa, ha catturato l'immagine mozzafiato dalla collina di Pedona che ha fatto il giro del web. Il precedente della Torre di Pisa ripresa dalla Corsica

La foto del Monviso

La foto del Monviso realizzata da Fabio Longaron, scattata da Pedona, sopra Camaiore

Lucca, 17 settembre 2024 – L’immagine del Monviso che sta conquistando il web è opera di Fabio Longaron, un venticinquenne di Massarosa, studente di scienze naturali a Pisa. Lo scatto, realizzato dalla collina di Pedona, sopra Camaiore, ritrae il "Re di Pietra" piemontese da ben 269 chilometri di distanza.

Fabio Longaron
Fabio Longaron

“Non è la prima volta che fotografo il Monviso”, racconta Fabio. «Quando l'aria è pulita, cerco sempre di immortalarlo con un soggetto diverso in primo piano. Questa volta ho scelto Forte dei Marmi. Lo scatto che ha riscosso così tanto successo risale a pochi giorni fa, il 14 settembre 2024. Grazie a Google Earth, ho tracciato con precisione l'allineamento tra il pontile e la vetta del Monviso, poi ho individuato il punto migliore sulle colline di Camaiore». Una volta sul posto, a 310 metri di altitudine e a 11,2 chilometri dal pontile di Forte dei Marmi, Fabio ha atteso il momento giusto per catturare la scena. Con qualche piccolo ritocco in post-produzione, come l’aggiustamento del contrasto e della luminosità, l’immagine ha raggiunto la perfezione. Pubblicata sul suo profilo Instagram, è diventata virale

"Dopo diversi mesi, l’aria secca e molto fresca da Nord è tornata a spazzare via umidità e inquinanti dai cieli del Nord Italia - scrive sul suo profilo social -regalando un’ottima visibilità verso gli orizzonti lontani. E, tra loro, il Monviso non è mancato all’appello”.

Fabio, tuttavia, non è un fotografo di professione. “Ho imparato da autodidatta. È una mia passione, come la meteorologia, che ho scoperto quando ero molto piccolo, grazie a mio padre. Guardavamo insieme i temporali dalla finestra, e da lì è nata la mia attrazione per i fenomeni meteorologici”, racconta. Da quel momento, Fabio ha iniziato a fotografare eventi atmosferici e, con il tempo, ha sviluppato una passione anche per la fotografia.

Nonostante il successo delle sue immagini, il giovane non ha l’ambizione di diventare un fotografo professionista. "Studio scienze naturali e il mio obiettivo è lavorare nella protezione civile, per restare a contatto con le calamità naturali. Ma continuerò a fotografare, soprattutto la luna, i fulmini, i tramonti e i paesaggi: è una passione che non mi abbandonerà mai”.