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Lo scheletro di un vecchio computer sepolto in un cumulo di bottiglie di vetro e plastica, ai margini dell’Arno

Il triste bottino di Puliamo il Mondo, l’iniziativa di Legambiente con Comune e Consorzio

puliamo

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Arezzo, 23 settembre 2024 – Lo scheletro di un vecchio computer carico di ruggine e di anni, sepolto in un cumulo di bottiglie di vetro e di plastica, ai margini dell’Arno, scolpisce l’immagine di un mal costume ancora dilagante che compromette l’ambiente, inquina il fiume, amplifica il rischio idrogeologico e “sfregia” il paesaggio bello e misterioso, che molti vogliono caratterizzato dalla mano di Leonardo.

Siamo a Ponte Buriano, alle porte di Arezzo dove decine di volontari, armati di sacchi, guanti e pinze hanno passato al setaccio centinaia di metri di sponde per liberarle dai rifiuti. Sempre tanti, sempre troppi.

Ancora una volta Puliamo il Mondo, la grande operazione di pulizia promossa da Legambiente Arezzo in collaborazione con il Comune di Arezzo e il Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno e alle associazioni del territorio, si è purtroppo conclusa con il solito ricco bottino: quintali di sudicio raccolto in poche ore da bambini, giovani ed adulti.

La straordinaria mobilitazione quest’anno si è inserita nella cornice di Splasticando i fiumi, la campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono delle plastiche, ideata dal Consorzio di Bonifica e sostenuta dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, inoltre ha potuto contare sull’alleanza con Argini puliti, l’operazione di pulizia ambientale, voluta da Fondazione Arezzo Intour con l’Associazione T-Rafting.

Comuni gli obiettivi, elencati dalla Presidente del Consorzio di Bonifica 2 Alto Valdarno: “Un ambiente migliore per tutti e un corso d’acqua più sano. La presenza dei rifiuti infatti rappresenta non solo una forma di inquinamento che altera gli habitat presenti sul corso d’acqua ma anche un ostacolo al regolare deflusso delle acque. Senza contare che la presenza di materiali abbandonati complica il lavoro del Consorzio e aumenta i costi a carico della collettività. Ecco perché dobbiamo impegnarci tutti a fondo per cambiare abitudini e comportamenti”.

“I rifiuti abbandonati provocano problemi alla nostra salute, fanno male all’ambiente e aumentano il rischio idrogeologico. E in questo periodo non ce lo possiamo permettere”, aggiunge Ilaria Violin, Presidente di Legambiente Arezzo, ricordando l’importanza di Puliamo il Mondo, anche sul piano educativo, e spiegando perché l’attenzione dell’iniziativa si è concentrata sul fiume.

“Abbiamo navigato l’Arno da Ponte Buriano a Rondine per 5 km riscontrando una situazione davvero drammatica. Sono state rinvenute plastiche, batterie esauste, copertoni di auto…. Di tutto e di più. Stesso discorso quando, in gommone, abbiamo ispezionato, insieme ai tecnici del Consorzio, le sponde del fiume meno accessibili per mettere a fuoco le criticità che si possono verificare solo osservando i tratti dall’acqua. Anche in questo caso sono stati individuati accumuli di materiali naturali e soprattutto lasciati dall’uomo, poi rimossi dal Consorzio”, motiva Francesca Adamo dell’associazione T-Rafting.

Alla fine, l’esito della “caccia al rifiuto”, è stato immortalato in una foto ricordo dove Legambiente Arezzo, Consorzio di Bonifica, Scout CNGEI, volontari di Borghi d’Arno, Cric e T-Rafting e cittadini di ogni età, si sono messi in posa per chiedere tutti insieme un maggiore rispetto per il fiume.