"Vivere nella campagna intorno a Vetulonia è un po’ come stare nel Far West italiano. È un luogo magico, che mi ha sempre ispirato. Mi ha cresciuto e formato". E’ uno degli artisti più interessanti della sua generazione il maremmano Lucio Corsi, un musicista eclettico che possiede il talento giusto per mischiare dinamicamente (e con grande personalità) ispirazioni e influenze musicali estremamente diverse tra loro. Se ne sono accorti in tanti. Anche festival prestigiosi che hanno inserito nei loro cartelloni questo estroso rocker classe ‘93 che sembra uscito dal film "Velvet Goldmine", diretto da Todd Haynes nel 1998.
Se n’è accorto Firenze Rocks che nell’edizione 2023 lo ha visto applaudito protagonista esibirsi prima degli Who, mentre il Mei (Meeting delle Etichette Indipendenti) gli ha assegnato nel 2023 la targa come Miglior artista indipendente dall’anno. Merito di tanti live sorprendenti, di tre azzeccati album, come l’ultimo "La gente sogna" o il precedente "Cosa faremo da grandi?", che nel 2020 fu prodotto da Francesco Bianconi. "Lui e i Baustelle mi hanno insegnato tanto e nel 2018 ho aperto il loro tour teatrale. Fu una bella esperienza".
Da allora Lucio è maturato artisticamente. Ma, non ha perso il vizio di passare con nonchalance dal cantautorato al folk, dal pop al glam, per creare uno storytelling figlio dei tempi che viviamo e non solo. "Amo il glam rock e il prog – spiega – Ma, anche i cantautori. Da Dylan a Neil Young, da Ivan Graziani a Paolo Conte. Abbiamo una storia cantautorale che mi ha sempre intrigato". Anche il cinema e la tv hanno messo gli occhi addosso a questo ragazzo con la chitarra a tracolla di Val di Campo di Vetulonia, che si è fatto notare anche fra i protagonisti di "Vita da Carlo - Terza Stagione", la serie televisiva di e con Carlo Verdone, in esclusiva su Paramount+, che è stata presentata in anteprima alla XIX Festa del Cinema di Roma. Ma, non è finita qui. Anzi, probabilmente siamo solo all’inizio. Parliamo infatti del passaggio di testimone fra Carlo e Carlo.
Oltre a Verdone, anche Carlo Conti apprezza il suo talento. Non a caso Lucio Corsi parteciperà alla settantacinquesima edizione del Festival di Sanremo (dall’11 al 15 febbraio 2025) e sarà in gara, per la prima volta, con il brano "Volevo essere un duro". "La canzone parla di quanto il mondo ci vorrebbe infallibili, con la solidità dei sassi e la perfezione dei fiori, senza dirci però che tutti i fiori sono appesi a un filo - spiega Lucio -. Parla insomma (ammesso che questa canzone abbia una bocca) del fatto che sia normale diventare altro rispetto a ciò che si sognava". Nell’attesa di farsi valere sul parco dell’Ariston, Corsi ha pubblicato per Sugar Music il suo nuovo singolo "Tu sei il mattino" che in questi giorni gira in radio e su tutte le piattaforme digitali. Scritto da Lucio Corsi e prodotto da lui stesso con Tommaso Ottomano e Antonio Cooper Cupertino, il brano è il ricordo dolce e sognante del primo amore dal punto di vista di chi, ormai cresciuto, si ritrova a pensare al passato con malinconia. Il videoclip del brano, diretto da Tommaso Ottomano (e che vede la partecipazione straordinaria di Carlo Verdone), ha l’intento di distruggere il romanticismo della canzone. Al centro della scena un raffreddore, talmente inarrestabile da travolgere e sconvolgere tutti i personaggi che ruotano attorno alla storia.