
Cecilia Bartoli
Firenze, 29 settembre 2020 - Ritorna a Firenze dopo 28 anni Cecilia Bartoli, per un concerto straordinario di canto: ‘Omaggio a Farinelli’. La celebre mezzosoprano, che si esibirà l’8 ottobre al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, ha accettato l’invito del sovrintendente del Maggio Alexander Pereira. E come spiega la Fondazione lirica, la data si inserisce in un breve tour che partendo da Vienna il 4 ottobre toccherà Versailles il 10 e Tolosa il 13.
Nell’omaggio a Farinelli il pubblico ascolterà composizioni di Handel, Porpora, Hasse, Telemann e Vivaldi. Il ricco e vasto programma contempla arie e musiche da Ariodante, Il trionfo del tempo e del disinganno, Giulio Cesare in Egitto, Amadigi di Gaula, Orlando Furioso, Rinaldo, con l’Orchestra Les Musiciens du Prince diretta da Gianluca Capuano. «Il Teatro del Maggio è partito con molta attenzione ma anche con determinazione e decisione con la sua attività e ha annunciato una stagione importante e intensa» e «ora – spiega Pereira - questa meravigliosa sorpresa con la meravigliosa Cecilia Bartoli. Sono molto felice che abbia accettato e che possa ritornare a Firenze per testimoniare assieme a noi che il teatro vive e prosegue nella sua strada, e che la musica sia una specie di salvataggio dalle problematiche di questi tempi». Pereira ricorda anche che nei giorni in cui Cecilia si esibirà a Firenze «avremo l’importantissimo concerto diretto da Zubin Mehta per festeggiare i 50 anni dal suo debutto al Festival: dirigerà ‘La creazione’ di Haydn con Hanna-Elisabeth Muller, Patrick Grahl, Michael Volle. Saranno poi in corso le recite di Nabucco con un cast strepitoso con Placido Domingo, Maria José Siri, Fabio Sartori e Alexander Vinogradov. Con Cecilia Bartoli abbiamo alcuni progetti, il primo dei quali è il suo invito al Maggio a Salisburgo al Festival di Pentecoste dove porteremo un concerto con il Coro e l’Orchestra e la Tosca di Puccini, diretta da Zubin Mehta nella quale si è ritagliata un ruolo cameo: sarà il pastorello che fu il suo primo ruolo in assoluto quando era ancora una bambina di 9 anni».
Maurizio Costanzo