Ritorno in classe e primi malanni: dai lavaggi nasali al bagno caldo post-scuola, ecco i consigli del pediatra

Il dottor Massimo Resti è direttore del dipartimento delle Specialità di pediatria medica dell'AOU Meyer. “Evitate di portare i piccolissimi nei centri commerciali. Per loro, questi luoghi sono l’inferno”

Medici (foto di repertorio)

Medici (foto di repertorio)

Firenze, 25 settembre 2024 - Con la riapertura delle scuole, inevitabilmente riparte la stagione dei malanni: naso che cola, febbre, tosse. Ne parliamo con il dottor Massimo Resti, pediatra e direttore del dipartimento delle Specialità di pediatria medica dell'AOU Meyer, che coglie l’occasione per condividere alcuni utili consigli con i genitori.

L’arrivo dei primi virus

“Stanno arrivando i primi virus respiratori”, afferma il professor Resti. Al momento, aggiunge, dal punto di vista epidemiologico la situazione è ancora tranquilla, “ma sono già in circolazione i primi virus para-influenzali”. Se nella prima settimana di settembre i reparti pediatrici erano quasi vuoti, con la ripartenza delle lezioni lo scenario ha iniziato velocemente a cambiare.

"La situazione epidemiologica sta cambiando rapidamente sotto i nostri occhi", rimarca Resti. Tuttavia, al momento, non sono state per fortuna riscontrate malattie particolari o allarmanti.

Lavaggi nasali: la prevenzione per i più piccoli

Il pediatra consiglia ai genitori di mantenere il naso dei bambini il più libero possibile. I lavaggi nasali con soluzione fisiologica sono essenziali, soprattutto per i bambini della scuola materna e primaria. "Il muco che resta nel naso diventa una facile colonia di batteri", ricorda Resti. È dunque importante insegnare ai propri figli a fare regolarmente i lavaggi nasali per prevenire infezioni respiratorie.

Protezione dei neonati: evitare luoghi affollati

Un’altra raccomandazione riguarda i lattanti e i bambini fino al primo anno di vita. Resti consiglia caldamente ai genitori di evitare luoghi affollati come i centri commerciali, specialmente in questo periodo in cui iniziano a circolare i primi virus. "Per i piccini, luoghi così affollati sono un vero e proprio inferno", afferma il pediatra. Meglio portare i figli piccoli a passeggiare all’aperto, anche quando farà più freddo, piuttosto che tenerli in ambienti chiusi, “con centinaia di persone che passano a fianco a loro”. Non solo. “I nostri bambini sono coperti troppo. Sudano e, pertanto, hanno una facilità maggiore di ammalarsi”, aggiunge il dottore.

Novità: gli anticorpi monoclonali contro il virus respiratorio sinciziale

Una buona notizia è l’introduzione, a partire da novembre, degli anticorpi monoclonali contro il virus respiratorio sinciziale, una delle principali cause di bronchiolite nei neonati. Questi anticorpi saranno offerti gratuitamente ai bambini e consentiranno finalmente di fare un importante passo in avanti nella prevenzione delle infezioni respiratorie nei più piccoli. Basti ricordare che lo scorso inverno i ricoveri per virus sinciziale in Toscana furono circa 800. E ben 160 piccoli sono finiti addirittura in terapia intensiva.

Il bagno caldo come difesa

Per i bambini che tornano da scuola, dove via via il numero dei malati aumenta, il professor Resti consiglia un bel bagno caldo. “Quando i bambini tornano a casa, dopo aver trascorso la giornata in un ambiente dove circolano tanti virus, un bagno caldo rappresenta un toccasana. Il calore aumenta infatti la temperatura corporea. E questo rende più difficile la replicazione dei batteri che i bimbi potrebbero aver contratto durante la giornata”.