REDAZIONE CRONACA

Maltempo in Toscana: "L'emergenza è passata, super lavoro della protezione civile"

Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile: "C'è un aumento di intensità di eventi quindi dobbiamo essere più consapevoli, e prepararsi meglio al di là di quello che fanno le istituzioni"

Firenze, 17 dicembre 2022 - Un venerdì di tensione e apprensione per tutto il territorio toscano dove il livello dei fiumi ha creato uno stato di emergenza eccezionale. Ieri, 16 dicembre, l'Arno è arrivato a Firenze a 1500 metri cubi d'acqua al secondo sotto Ponte Vecchio e anche altri corsi d'acqua hanno creato danni e disagi, soprattutto nella zona del Pistoiese.

"L'emergenza di queste ore è terminata, è stata gestita in modo ottimale". Lo ha affermato Monia Monni, assessora alla Protezione civile della Regione Toscana, parlando del maltempo a margine della Giornata del volontariato regionale della Protezione civile, e spiegando che "il sistema delle opere di difesa ha funzionato, ha funzionato il sistema di Protezione civile". Monni ha osservato che "ci sono state due notti fa alcune situazioni più complesse nell'area pistoiese: se fosse avvenuta questa stessa emergenza dieci anni fa non avremmo reagito con la stessa tranquillità e intensità di intervento, che è stata molto più bassa grazie all'intervento delle opere di difesa, al sistema previsionale che ha perfettamente anticipato l'intensità e la localizzazione del meteo avverso, e al sistema di Protezione civile che è particolarmente evoluto e riesce ad intervenire in modo più chirurgico ed efficace".

"Devo dire che in questi due giorni il servizio della Protezione civile ha funzionato perfettamente". Lo ha detto Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, spiegando di aver "monitorato costantemente", la situazione dell'Arno stanotte, quando con l'apertura dello Scolmatore "il corso dell'acqua, che è arrivato a Firenze a 1500 metri cubi d'acqua al secondo sotto Ponte Vecchio, ha progressivamente ritrovato una sua condizione di piena, ma di assoluto controllo e gestione". Oggi, ha spiegato Giani a margine della Giornata del volontariato regionale della Protezione civile, "la situazione è buona: la situazione che in questi due giorni è stata più problematica è stata nell'area pistoiese, sull'Ombrone, però si è trattato di qualche allagamento a sottopassi o purtroppo anche dei danni che alcuni privati possono avere avuto negli scantinati, ma niente di problematico rispetto alle modalità con cui la Protezione Civile interviene in questi casi".

"Ieri sera ho fatto un punto con la Protezione civile e nella notte tutti i livelli idromedrici sono andati in calo per quanto riguarda l'area fiorentina". Lo ha affermato Dario Nardella, sindaco di Firenze, a proposito della situazione generata dal maltempo di questi giorni. Nardella ha parlato a margine della presentazione ufficiale del 'Consiglio dei giovani del Mediterraneò. "Stamattina l'Arno aveva il livello dell'acqua a 2 metri e 51 - ha spiegato il sindaco -, è sceso alle 2 di notte sotto il primo livello di criticità, non c'è nessuna segnalazione rilevante e per il resto del territorio metropolitano anche qui sono rientrate tutte le criticità riguardanti la rete idraulica. Ci sono dei lavori di viabilità per avvallamenti ed episodi di frana puntuali, e quindi la situazione più critica è alle nostre spalle".

"Le precipitazioni intense stanno aumentando soprattutto come frequenza, quindi non solo come eventi puntuali ma come successione di eventi, e non c'è dubbio che alcune opere e alcune azioni che sono già state fatte su questo territorio, come su altri, hanno limitato l'impatto". Lo ha affermato Fabrizio Curcio, capo della Protezione civile, oggi a Scandicci (Firenze) per la Giornata del volontariato regionale della Protezione civile in Toscana. "C'è un aumento di intensità di eventi - ha spiegato, parlando con i cronisti - quindi dobbiamo essere più consapevoli, e prepararsi meglio al di là di quello che fanno le istituzioni, con cui bisogna continuare a lavorare e collaborare. C'è un tema della nostra percezione come cittadini, e noi cittadini in primo luogo dobbiamo capire che ci sono delle azioni che possiamo fare, delle precauzioni che possiamo prendere". Ad esempio, ha detto Curcio, "cerchiamo di capire in che zona viviamo, in che zona andiamo a lavorare, che zone attraversiamo per andare a lavorare, se ci sono piogge intense, e cerchiamo di dimostrarci più attenti. Sono convinto che i cittadini della Toscana, come in buona parte dell'Italia, una volta che sviluppano queste sensibilità metteranno le azioni in pratica".