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Maltempo, paura anche in Mugello. Intelligenza artificiale pronta a prevedere tempo ed eventi estremi

Il Lamma ha annunciato l’avvio dal 2025 di un progetto sperimentale che utilizzerà l’Ia applicandola al meteo in ambito nazionale. Un modello che consente di fare calcoli con estrema rapidità

Un procedimento che, una volta affinato, può avere numerosi vantaggi

Un procedimento che, una volta affinato, può avere numerosi vantaggi

Firenze, 20 settembre 2024 – Duecentoventiquattro millimetri di pioggia caduti in meno di 36 ore a Piancaldoli (Firenzuola). Centocinquantadue a Palazzuolo, centoquarantuno a Marradi. Giusto per rendere l’idea. “Il maltempo ha colpito in particolar modo l’Alto Mugello. A Marradi, Palazzuolo sul Senio e Firenzuola si sono registrate frane e smottamenti. La linea ferroviaria Marradi-Faenza è interrotta. Ma il personale della Città Metropolitana sta lavorando per ripristinare la viabilità di competenza ed al momento tutta la viabilità principale nei comuni di Firenzuola, Marradi e Palazzuolo sul Senio è percorribile seppur con la massima cautela a causa della presenza di locali criticità e personale a lavoro”.

La nuova, ennesima, ondata di maltempo ha colpito duro, durissimo l’Emilia-Romagna, ma anche la provincia di Firenze a causa di smottamenti e frane diffuse lungo il crinale appenninico al confine tra le due regioni. È la sindaca stessa della Città Metropolitana Sara Funaro a stilare un primo bilancio. L’Alto Mugello è ferito, lacerato da decine di frane e smottamenti. La mente, giocoforza, è andata subito a quanto vissuto dai residenti in occasione delle due precedenti alluvioni, nello scorso maggio e nel novembre scorso. Ottanta persone, presenti nel Centro di Meditazione Vipassana, nella frazione di Lutirano, sono bloccate, pur essendo raggiungibili a piedi. E se in giornata c’era un’altra decina di persone isolate a Grisigliano, i lavori di rimozione di fango e pietre dalle strade continuano e ieri sera gli isolati erano soltanto due. Molte frane, ma stavolta, di dimensioni più ridotte. Così anche i collegamenti, già in giornata in parte ripristinati.

Riaperta la strada per Modigliana, e la statale Casolana Imolese. Anche se – e per Marradi è il problema più rilevante – restano ancora bloccate le vie di comunicazione più importanti. La strada regionale di collegamento con Faenza è chiusa poco dopo San Cassiano. Ed è chiusa, nuovamente, la linea ferroviaria Faentina. Sulla quale si sono abbattute numerose frane, sia sui binari che sulle gallerie. Ma occorrerà del tempo per ripristinare il servizio di trasporto.

Squadre della protezione civile, volontari, vigili del fuoco lavorano senza sosta. Negli altri due comuni dell’Alto Mugello i danni causati dal maltempo sono risultati più lievi rispetto a Marradi. “Stavolta a Palazzuolo è andata meglio rispetto al passato - afferma il sindaco Marco Bottino -. Ma quanto accaduto dimostra che c’è bisogno di più prevenzione, siamo sempre a rischio isolamento. Non vogliamo però aspettare la prossima volta: dopo la calamità di novembre Regione, Comuni e Consorzi di bonifica, hanno stilato una lista di interventi, ma ancora non è arrivato neppure un euro”.

Paolo Guidotti

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Se il meteo diventa sempre più imprevedibile, i meteorologi schierano l’intelligenza artificiale. Si è svolto ieri, all’Innovation Center di Firenze, un confronto ricercatori e previsori da tutta Italia su come le tecniche di «machine learning» (apprendimento automatico) siano destinate a rivoluzionare il loro lavoro nei prossimi anni. L’evento, al quale hanno partecipato oltre cento esperti, è stato organizzato dalla sezione professionisti di Aisam (Associazione Italiana di Scienze dell’Atmosfera e Meteorologia), dal Consorzio Lamma e dall’Agenzia ItaliaMeteo, sotto il titolo «Big data, better forecast: l’intelligenza artificiale sostituirà i meteorologi?». E proprio il Laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale (Lamma) fondato dalla Regione Toscana nel 1997, ha annunciato l’avvio, dal 2025, di un progetto sperimentale che utilizzerà l’Ia, applicandola alle previsioni in ambito nazionale e, in modo particolare, toscano. «Tutto quello che rappresenta un’innovazione tecnologia e di conoscenza è sempre utile – ha detto il direttore del Lamma, Bernardo Gozzini - Per esempio, fenomeni come quello avvenuto a novembre in Toscana sono più difficili da prevedere, perché molto localizzati e improvvisi. L’intelligenza artificiale può aiutarci e per questo, anche noi, inizieremo a utilizzarla a breve. Il cambiamento climatico ci detta l’agenda, ci impone di provare strumenti nuovi, ma anche di rivedere e potenziare la progettazione delle opere idrauliche».

«Il titolo del workshop è quanto mai calzante – ha commentato l’assessora regionale all’ambiente Monia Monni - perché sintetizza l’ambivalenza delle innovazioni tecnologiche. Da una parte aprono grandi opportunità, utili anche in un’ottica di Protezione civile; dall’altra generano alcuni timori che è giusto affrontare».

Ma come si usa l’Ai in questo campo? «Fino a oggi le previsioni si basavano su modelli fisico-numerici – ha detto Carlo Cacciamani, direttore dell’Agenzia Nazionale per la Meteorologia e Climatologia (ItaliaMeteo) – ovvero venivano effettuate applicando le leggi della fisica che regolano il moto dell’atmosfera, tradotte in equazioni differenziali e poi algebriche processate da supercomputer. L’intelligenza artificiale permette invece di elaborare i dati storici degli ultimi 30-40 anni per simulare scenari e prevedere, sulla base dell’esperienza, cosa può accadere. Si tratta di un procedimento che, una volta affinato, può avere numerosi vantaggi: un risparmio dei costi, tempi più brevi di elaborazione dei dati, conseguente capacità di analizzare più informazioni e aggiornamento rapido». Una caratteristica molto importante per gli eventi estremi e localizzati sempre più frequenti. Il salto quantico nell’applicazione dell’intelligenza artificiale alle previsioni del tempo è partito da alcune grandi aziende tecnologiche come Nvidia, Huawei e Google DeepMind, che tra il 2022 e il 2023 hanno rilasciato modelli globali in grado di competere con il modello fisico Ifs del Centro Europeo per le Previsioni a Medio-Termine (Ecmwf). Nel giugno scorso quindi, anche il Centro Europeo ha rilasciato un modello basato sull’Ai (Ai-Ifs), le cui uscite sono già consultabili sul web.

Lisa Ciardi