Cecina (Livorno), 2 febbraio 2025 – Lo hanno tirato fuori appena in tempo. Ormai l’acqua era arrivata alla gola dell’anziano rimasto bloccato in auto nel sottopasso. E hanno salvato anche il cane sui sedili posteriori della macchina. È successo ieri mattina al culmine del temporale autorigenerante che ha colpito la costa livornese con piogge continue per oltre 20 ore. Fiumi sopra il livello di guardia e alcuni sottopassi allagati e chiusi come quello di via Guerrazzi.
Nonostante la transenna, però l’uomo, un ottantenne, alla guida della sua macchina, è passato lo stesso e poco dopo è rimasto bloccato. A intervenire sono stati due agenti della polizia municipale di Cecina, Marco Venturini e Davide Samuele Franchi, che hanno salvato la vita all’uomo e al cane.
Che cosa avete pensato quando avete visto l’auto semisommersa nel sottopasso?
“Onestamente in un primo momento pensavamo che fosse vuota. Come è accaduto altre volte in passato, un automobilista tenta di passare, il motore si spegne quando l’acqua arriva circa 50-60 centimetri e chi è dentro la vettura riesce a scappare da solo”.
E invece?
“Come facciamo sempre nelle operazioni di controllo e pattugliamento, specie in caso di allerta meteo, siamo andati subito a vedere da vicino (c’è un camminamento rialzato a fianco della strada nel sottopasso ndr) e abbiamo visto che nella macchina c’era qualcuno”.
Vi siete subito lanciati?
“Sì, non abiamo esitato un secondo perché la persona che era nell’abitacolo ormai aveva l’acqua fino alla gola. Tra l’altro il livello poteva crescere da un momento all’altro”.
Da solo l’uomo non riusciva ad aprire lo sportello e lasciare la macchina?
“No, non ce la faceva, sia per la pressione dell’acqua, sia per l’età e anche perché era da alcuni minuti nell’acqua gelida ed era come paralizzato. Noi siamo arrivati a controllare il sottopassaggio intorno alle 8.30, lui era lì bloccato da un po’ di tempo”.
E poi avete salvato anche il cane, è così?
“Certo, prima il signore ottantenne, poi il suo cane. Non voleva lasciare l’auto, era molto spaventato. Però subito ha capito che eravamo lì per aiutarlo e una volta uscito dall’auto non è stato difficile portarlo in salvo”.
Ma perché il signore anziano ha cercato di passare con l’auto nel sottopasso allagato? Non aveva visto il cartello?
“È una persona che abita nella zona, ci ha detto che altre volte era riuscito a passare anche se c’era un po’ d’acqua nella strada. Ha commesso però una grave imprudenza, poteva costargli la vita. Se il Comune chiude il sottopasso non lo fa per caso, ma perché c’è pericolo”.
Un’imprudenza che può mettere a rischio anche i soccorritori. Voi come state ora?
“Eravamo fradici, abbiamo distrutto anche due telefonini che avevamo in tasca perché sul momento ci siamo gettati in acqua senza pensare a nulla, poi siamo tornati al Comando e ci siamo scaldati e messi gli abiti asciutti, continuando a lavorare per il resto della mattina. Lo abbiamo fatto e lo rifaremo ancora se c’è bisogno, ma ripetiamo l’appello alla prudenza”.
Un appello che ha diffuso sui social anche la sindaca di Cecina Lia Burgalassi, per tutto il tempo al Coc (centro operativo comunale di protezione civile) per monitorare e coordinare gli interventi sul territorio. Ormai ogni allerta meteo richiede la massima attenzione e questa volta se non ci sono state vittime lo si deve all’organizzazione e al coraggio degli agenti della polizia municipale.