Firenze, 28 febbraio 2024 – Livello dei fiumi in calo e piogge pressoché cessate. E’ passata la bufera di acqua e vento che ha interessato la Toscana nell’intera giornata di martedì 27 febbraio. Giornata caratterizzata dall’allerta arancione per rischio idrogeologico.
E se i fiumi sono in qualche modo riusciti ad assorbire la grande quantità d’acqua, salendo di livello fino in alcuni casi al primo livello di guardia, lo stesso non si può dire per il terreno. Sono decine gli episodi di frane, due o tre di grandi dimensioni, che ripropongono una volta di più il problema del dissesto idrogeologico.
Gli episodi più gravi (in tutti fortunatamente non ci sono stati feriti) hanno riguardato la Lunigiana, con diverse strade chiuse, ma anche la provincia di Prato e in particolare la zona a monte del comune di Montemurlo, dove sono state evacuate quaranta persone per un movimento franoso che minaccia le case. Le persone sono poi rientrate a casa, ma l’episodio documenta la difficile giornata.
«I livelli dei bacini sono in diminuzione – dice il presidente della Regione Eugenio Giani – nonostante le precipitazioni intense localmente oltre i 150 mm, non ci sono stati problemi sui fiumi. Il colmo di piena dell'Arno è già transitato a Firenze, Empoli e Pontedera. In transito attualmente a Pisa a 1100 metri cubi al secondo senza alcuna criticità. Per la importante quantità di acqua caduta e la saturazione del terreno, ci sono stati alcuni movimenti franosi nelle province di Massa Carrara, Pistoia, Lucca e Prato, molti già risolti e alcuni in via di risoluzione grazie al nostro sistema di Protezione civile della Toscana, personale dei Comuni e vigili del fuoco».
Diversi, intanto, gli alberi caduti. In un caso, a Prato, una pianta è caduta su un’auto in transito. Il guidatore è rimasto illeso.