Siena, 10 maggio 2022 - Non ha raccontato al gip Jacopo Rocchi la sua verità. Nulla che riguardava i lunghi anni di servizio nella Rsa di Monteroni d’Arbia per conto di una cooperativa, dove dal marzo 2021 ad oggi avrebbe tenuto un comportamento aggressivo nei confronti di diversi ospiti della struttura assistenziale. Di qui il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalle persone offese eseguito dai carabinieri della compagnia di Siena giovedì scorso.
L’uomo, che vive in Val d’Arbia, è incensurato e lavora nella Rsa dal 2007, difeso dall’avvocato Giuseppe Moroni di Torrita, si è presentato ieri davanti al gip Rocchi per l’interrogatorio ma si è avvalso della facoltà di non rispondere. Sembra che nell’ordinanza non emergano episodi che di per sé costituiscono reato per cui l’ipotesi di maltrattamenti nei confronti di anziani e disabili emerge da una condotta complessiva dove, solo per fare un esempio, si punta magari l’attenzione sul presunto ritardato cambio dei pannoloni agli assistiti. La difesa valuterà ora se opporsi alla misura cautelare davanti al tribunale di Firenze.
La.Valde.