Roma, 26 febbraio 2024 – "Siamo di fronte solo a casi isolati in corso di valutazione e non è mai intervenuto alcun cambio di strategia in senso più restrittivo della gestione dell'ordine pubblico”. Lo ha detto, a quanto si apprende da fonti del Viminale, il ministro Matteo Piantedosi durante la riunione di oggi con i vertici dei sindacati confederali sugli episodi avvenuti a Firenze e Pisa venerdì 23 febbraio con manganellate dei poliziotti ai manifestanti pro Palestina.
Piantedosi ha sottolineato che su quanto accaduto a Pisa, "è in corso una indagine da parte della magistratura che farà piena luce su quello che è accaduto anche grazie a una completa documentazione di materiale videofotografico realizzata dalla Digos durante la manifestazione, prassi consolidata che garantisce sempre la massima trasparenza degli operatori. Materiale che sarà usato per verificare in maniera approfondita quanto è accaduto". Dunque, dal Viminale "nessuna sottovalutazione ma un atteggiamento responsabile e disponibile anche all'analisi autocritica, come sempre avvenuto e come chiarito fin dal giorno degli incidenti".
Peraltro, ha ricordato, “negli scorsi anni sono avvenuti accadimenti analoghi con incidenti ancor più gravi”. Il ministro ha espresso il sostegno alle parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo gli scontri: “L’autorevolezza delle forze di Polizia non si nutre dell'uso della forza ma affonda nel sacrificio di centinaia di caduti nella lotta al terrorismo e alla criminalità, nella leale difesa delle istituzioni democratiche anche negli anni più bui della Repubblica, nella capacità di accompagnare con equilibrio e professionalità lo sviluppo della società italiana". Al tempo stesso Piantedosi definisce “del tutto inaccettabili perché false e strumentali le polemiche sollevate contro il governo con l'obiettivo di accreditare nell'opinione pubblica la narrazione di una presunta strategia tesa a impedire la libera manifestazione del pensiero".
Poi, il ministro ribadisce la fiducia del Governo verso le forze dell’ordine. ''Massima fiducia di tutto il governo nei confronti delle forze di polizia, gli uomini e le donne in divisa, ha detto, sono 'servitori dello Stato e lavoratori che svolgono un ruolo fondamentale a presidio della sicurezza e della legalità”